Cronaca

Lady Mafia, lo strano caso

 ROMA, 23 FEBBRAIO 2014 – Il suo nome è Veronica De Donato. Killer spietata dall’anima rock, è la protagonista di un fumetto d’autore in stile noir, nato dalla fantasia di Pietro Favorito, sceneggiatore e titolare della “Cuore Noir Edizioni” che lo pubblica, e dalle tavole di Domenico Nagliero.

Il primo numero della miniserie ambientata in Puglia, “Veronica - L'inizio”, rigorosamente in bianco e nero come vuole la tradizione del fumetto italiano (vedi Diabolik o Dylan Dog), è in edicola da pochi giorni ma è già al centro di uno strano caso.

L’associazione “Libera”, impegnata a promuovere la cultura della legalità e della giustizia, ha invitato la casa editrice a sospenderne la pubblicazione, in quanto non solo «diseducativa», dal momento che «ferisce la memoria di tante donne vittime delle mafie e dei loro familiari», ma soprattutto perché «nel paese di Lea Garofalo e di tante donne come lei che hanno scelto, anche a prezzo della vita, il coraggio della denuncia, il fumetto Lady Mafia rappresenta un vero e proprio insulto alla loro memoria».

Opinione condivisa dalla commissione parlamentare Antimafia: secondo il deputato Pd Davide Mattiello, si tratta di un’«operazione editoriale offensiva che deve essere sospesa», in cui si esalta «la violenza mafiosa come una risposta alla violenza mafiosa».[MORE]

«Un giudizio dato senza aver letto il fumetto, in base al titolo», è la replica del creatore Pietro Favorito, che ha aggiunto: «Ho riflettuto prima di sceglierlo, ma rappresenta una dichiarazione d'intenti: Lady Mafia incarna il male, e dà ribrezzo a chi si avvicina perché fa vedere a quale degenerazione si può arrivare quando la legge non garantisce la giustizia. Anche Diabolik, quando uscì, fu molto contrastato. Ma io nella storia denuncio brutalità come lo stalking, la violenza sulle donne, l'omofobia».

Veronica si farà giustizia da sola anche in questo caso?

 

(Foto: dalla pagina facebook “Lady Mafia”)

Domenico Carelli