Di tutto un po'
La Vignetta InfoOggi: "SILVIO! ALZATI E CAMMINA!"
La cittadella è sotto assedio. Il tiranno siede sul suo scranno stringendo lo scettro del potere e poggia i talloni, in verità non troppo lontani dall’ombelico, sui morbidi culi delle ammiratrici. Con lo sguardo torvo ed il tono di voce del piazzista ambulante che vende i piatti alle massaie sbattendoli sul bancone incita alla riscossa i vari circoli.
E’ circondato da gente malevola, da una stampa corrotta e comunista. Comuniste pure le reti televisive RAI che non lodano né lui né il suo “gobierno”.
[MORE]
Montezemolo propone: “ci potrebbe essere una grande lista civica nazionale che abbia un obiettivo preciso e pensi a un bipolarismo non come quello di ora che non funziona più…..”.
La Carfagna è incavolata nera anche se ha fatto pace con tutti.
Fini sta lanciando un partito moderno ed efficiente che polarizzerà l’attenzione di molta destra. I rifiuti sommergono gran parte del belpaese ed il popolo geme senza risorse e senza lavoro.
Confindustria non perde occasione di lanciare frecciate e colpi di clava sulla testa del “gobierno”. Gli inviti alle dimissioni sono ormai giornalieri e provengono da ogni parte.
Casini fa più casino di Di Pietro che vuole il Piddì ma non vuole Vendola. Ed a ben pensarci nemmeno il Piddì lo vuole tanto. Le sinistre estreme, composte tutte da sapientoni che sono riusciti a farsi cancellare dal parlamento, forse hanno capito che conviene fare una sinistra unica ed esserci, in Parlamento, piuttosto che no. I sindacati sono pronti allo sciopero. La gente che lavora è preoccupata e inviperita. Gli studenti sono in piazza insieme ai ricercatori e pure loro gridano vendetta.
Crolla il patrimonio storico architettonico a Pompei ed i tagli alla cultura ed alla scuola in generale fanno inorridire persino il Burkina Faso.
La lega, pur di avere prima il federalismo e poi la secessione, almeno all’apparenza, sostiene il dittatore e lo incoraggia ad andare avanti nell’azione di governo. Silvio! Alzati e cammina! Sembra urlare Umberto Bossi. Ma detto da lui è francamente comico.
Abbiamo l’impressione di essere vicinissimi al crollo generale ed i governanti, con calma olimpica, insistono che tutto va bene e annunciano piani per il sud mentre le ferrovie tagliano tantissimi treni in Calabria e sbattono fuori dalla scuola pubblica, solo in Calabria, quasi 6000 insegnanti che è più di una FIAT.
Ricordate quel ministro irakeno che durante la guerra del golfo annunciava l’imminente vittoria di Saddam Hussein mentre da dietro si vedevano in lontananza i carri armati americani? Bè, forse stiamo assistendo a qualcosa di simile.
L’imperatore d’Italia dovrebbe mettersi a riposo al più presto per il bene suo e di tutti noi. Dovrebbe dedicarsi di più alle sue ragazze. Ma forse aspetterà di essere defenestrato nel peggiore dei modi. Ultimi bagliori di un crepuscolo. A meno che non siamo tutti accaniti masochisti.