Di tutto un po'
La Vignetta InfoOggi: "POPOLO E DEMOCRAZIA"
LA VIGNETTA INFOOGGI - Democrazia. Dal greco “démos”, popolo, più “cràtos”, potere. Ovvero potere del popolo. E’ la forma di governo proveniente dalle radici della civiltà occidentale. E’ il popolo che decide ed elegge i propri rappresentanti che poi decidono “in nome del popolo sovrano”.
E se il popolo avesse un tasso di delinquenza e di corruzione a livelli altissimi cosa succederebbe? [MORE]
Ragioniamo un po’ per assurdo. Se la corruzione fosse così dilagante da aver superato abbondantemente la soglia del minimo etico del “non rubare”, se il malaffare fosse talmente diffuso da entrare nelle case, nelle famiglie, negli uffici, nelle scuole; se per ogni matita acquistata e venduta fosse imposta una tangente del 10% (dico matita per dire TAC o portaerei o strada o diritti telefonici o qualunque altra cosa), allora, chi sarebbero gli eletti? Chi avrebbe il gradimento del popolo?
Sicuramente i più furbi, i più avvezzi all’imbroglio, i peggio delinquenti avrebbero larghissimi consensi poiché sarebbe valida la disgraziata equivalenza “più furbo sono e più ricco divento e meglio stò”.
Costoro sarebbero l’esempio da seguire per tutti.
Potrebbero poi condizionare ancora di più il consenso tramite i mezzi di informazione propinando a quello stesso popolo imbroglione modelli ignoranti e “gridazzari” che inducono all’arrivismo senza cultura e senza onestà.
Se nella società civile fosse seminato bene il seme della “zoccolocrazia” ovvero “più zoccola sei e più guadagni” avremmo le istanze democratiche piene di mignotte poiché quello è il segno distintivo ed il titolo di merito che attira il libero voto del cittadino.
La storia del resto ci ha insegnato che le democrazie muoiono tra gli applausi del popolo ai duci, ai capi carismatici, ai dittatori….
Poi, quando quel popolo tocca il fondo e non riesce più a sfamare i propri figli si rivolta e appende i dittatori per i piedi o li costringe all’esilio per far posto, forse, ad altri ancora più furbi.
E’ così che si va verso l’imbarbarimento, castigando il merito (quello vero) e premiando l’ignoranza ovvero, per esempio, mettendo analfabeti a capo delle scuole o macellai in sala operatoria o pecorai e bovari negli uffici pubblici, con tutto il rispetto per i pecorai.
Ho usato il condizionale perché si tratta di un discorso del tutto ipotetico. Da noi non è affatto così. Non può essere così. O no?