Di tutto un po'

La Vignetta InfoOggi: "INTERCETTAZIONI, FEDERALISMO E NAPOLITANO"

 I ripetuti attacchi berlusconiani alla magistratura probabilmente configurano un vero e proprio attentato alle istituzioni democratiche ed alla Costituzione stessa. Un continuo vilipendio di tutti coloro che lo Stato pone a salvaguardia della convivenza civile, del rispetto della legalità e della difesa dal crimine di ogni tipo.

Da certe parti politiche si tuona continuamente contro le intercettazioni additando l’uso smodato di tali procedure che metterebbe a repentaglio la libertà dei cittadini, la privacy e le libere comunicazioni.[MORE]

Si potrebbe obiettare che l’uso forse eccessivo dello strumento “intercettazione” deriva dalla diffusione capillare del crimine e della corruzione che, non v’è dubbio, stanno dilagando senza ritegno incoraggiati proprio dallo spregio continuo della giustizia profuso a piene mani dai vertici di maggioranza.

C’è troppa corruzione, troppo crimine organizzato, troppo malaffare che infiltrano la società civile come un tumore maligno. Crediamo che la gente onesta non abbia nulla da temere dalle intercettazioni e dalle indagini della magistratura.

Di contro riteniamo anche che il materiale “intercettato” di tipo strettamente privato, che nulla ha a che fare con le persone indagate e con l’inchiesta in corso, non debba in alcun modo essere divulgato e dato in pasto all’opinione pubblica.

Questo a difesa del privato cittadino inconsapevole e non a baluardo di individui pubblici che per propria scelta hanno deciso di esporsi al giudizio degli elettori. A quel livello non ha alcun senso la distinzione tra pubblico e privato dal momento che l’entità pubblica ha il dovere di essere esempio di moralità, onestà e correttezza.

Non è così, ora, in Italia.

Altro capitolo importante è la lettera del Capo dello Stato che definisce irricevibile il decreto sul federalismo approvato in fretta e in furia dal Consiglio dei Ministri, anzi, testualmente: “…non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione…”.

Eppure, sempre in spregio alle altre istituzioni della Repubblica, costoro proseguono per la loro strada senza curarsi di nulla andando a testa bassa verso uno scontro di tipo egiziano che evidentemente nulla ha insegnato al nostro Premier.

Alita forte la flatulente arroganza del più becero fascismo che si manifesta continuamente attraverso le telefonate in diretta e le risse scatenate in tv da ministri e sottosegretari della Repubblica che non tollerano in alcun modo ogni tipo di dissenso anche se in forma corretta e rispettosa.

Ricordiamo tutti con raccapriccio la performance intimidatoria del Ministro della Difesa che, in Anno Zero, ha travolto uno studente usando un linguaggio offensivo e volgare data l’evidente sproporzione di posizione.

Giusto questo sanno fare: distruggere i più deboli e approfittarsi di chi non ha voce né mezzi come si fa in ogni dittatura che si rispetti. E’ il momento di prendere atto che l’Italia ha ormai imboccato la strada degli stati totalitari che riescono a schiacciare la gente non con i cingoli dei carri armati ma con la sproporzionata ricchezza di mezzi e di danaro concentrata nelle mani di pochi individui senza scrupoli e senza morale.

Tuttavia questo è premessa di ogni rivoluzione.