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La Summer Peace University chiude un’edizione intensa: futuro condiviso, pace dal basso. Lo sguardo è già rivolto al 2026

Redazione
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La Summer Peace University chiude un’edizione intensa: futuro condiviso, pace dal basso. Lo sguardo è già rivolto al 2026
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Si è conclusa a Belvedere Marittimo la seconda edizione della Summer Peace University, progetto internazionale di formazione e cooperazione promosso dall’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali (IsCaPI), con il supporto dell’Ufficio Italia del Parlamento Europeo e della Commissione Europea.

Per due settimane, il borgo calabrese si è trasformato in un campus diffuso, accogliendo giovani delegati, accademici e rappresentanti istituzionali da Europa, Africa, Asia e America Latina. Al centro del programma: transizione digitale e ambientale, cittadinanza globale, multipolarismo, disinformazione, intelligenza artificiale e cooperazione internazionale.

Il direttore scientifico Pavel Malyzhenkov ha elogiato il livello del confronto accademico e l’alto coinvolgimento delle delegazioni. Tra gli eventi chiave: il Forum Internazionale sull’ordine globale (10 ottobre), il Peace Talk con Pier Virgilio Dastoli sul federalismo europeo (14 ottobre), e il forum “Oltre i confini” (17 ottobre), dedicato ai popoli senza Stato e ai modelli di autonomia nei contesti di conflitto.

In quest’ultimo incontro sono intervenuti diplomatici di primo piano: Saywan Sabir Mustafa Barzani, Ambasciatore della Repubblica dell’Iraq presso la Confederazione Svizzera; Emadeldin Mirghani Abdelhamid Altohamy, Chargé d’Affaires a.i. dell’Ambasciata del Sudan; e Domenico Naccari, Console Onorario del Regno del Marocco in Italia. A loro è stato conferito il Summer Peace Prize 2025, simbolicamente rappresentato da un seme in ceramica, metafora di un impegno che mette radici e guarda al futuro.

Particolarmente sentito l’intervento corale delle delegazioni studentesche, che hanno restituito pubblicamente riflessioni e proposte emerse durante il programma. Un momento che ha dato voce a una generazione consapevole, impegnata nella costruzione della pace come pratica quotidiana.

Grande soddisfazione è stata espressa dai partecipanti e dall’organizzazione, che ha già avviato i lavori per la prossima edizione. “Ciò che abbiamo costruito in queste due settimane – ha dichiarato il presidente di IsCaPI, Salvatore La Porta – non si esaurisce qui. È un seme che continuerà a generare relazioni, consapevolezze e nuove progettualità. Siamo già al lavoro per l’edizione 2026”.


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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