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La storia di un padre chiamato Geppetto
ROMA, 13 GEN - Vedovo e in solitudine con i suoi burattini, Geppetto viene raccontato in questo singolare volume dalla penna di Gianmarco Fumasoli e dai tratti di Francesco Dossena, come un artigiano dall’insolito spirito vendicativo.
L’interpretazione che i due autori danno a questo celebre personaggio di Collodi, ne trasforma di fatto l’identità, collocandolo su un piano esistenziale malinconico in cui la povertà lo vede costretto ad accettare mansioni per lui poco morali, ma purtroppo indispensabili per poter sopravvivere.
La sua timida e sottomessa figura otterrà però il dovuto riscatto, quando accortosi di essere raggirato, prenderà a vendicarsi di tutti coloro che di lui, nel tempo, se ne erano approfittati.
Sparisce così il Geppetto di Collodi e prende vita quello totalmente reinterpretato dai disegni di Franco Dossena e, soprattutto, dalla singolare caratterizzazione che Gianmarco Fumasoli attribuisce al papà putativo di Pinocchio, rendendolo di fatto un altro personaggio.
Storia, pertanto, molto triste e malinconica, ma proprio per questo matura e leggibile, se si è ovviamente disposti a reggere però il ritmo narrativo imposto dai due autori in questa proposta editoriale Bug's Comics.
Graphic novel davvero molto singolare, può essere considerata un unicum nel mercato editoriale del fumetto italico, fortunatamente ancora attento ad affrontare temi come la paternità, la povertà e i sentimenti, troppe volte dimenticati dalle continuity di più luccicanti personaggi.
Proposta in versione cartonata e con 48 pagine a colori, questa storia di un padre, sa ancora stupire e commuovere. Imperdibile.
Maurizio LOZZI