Cultura e Spettacolo
La stele della corsa con le fiaccole Il marmo dei lampadoforoi Catanzaro 1784 - 2011
Catanzaro, 23 aprile 2011 - Saranno la professoressa Maria Letizia Lazzarini, ordinario di Epigrafia greca presso l’Università la Sapienza di Roma, e Roberto Spadea, sovrintendente dei beni archeologici della Calabria, a raccontarci, il 26 aprile 2011, alle ore 17.00, presso la sala conferenze dell’Archivio Storico Comunale, sita nel Complesso Monumentale San Giovanni, della “Stele dei Giochi Lampadari”, tornata a Catanzaro dopo oltre due secoli.[MORE]
La Stele di marmo pentelico è stata rinvenuta nel 1784 tra le rovine del Palazzo De Nobili distrutto dal terremoto dell’anno precedente.
In alto nel timpano è raffigurato uno scudo; in basso due fanciulli nudi si passano una fiaccola. Risale alla seconda metà del I secolo d.C.
Un’iscrizione greca, di provenienza ateniese, fa menzione dei magistrati addetti al ginnasio ed elenca i nomi di alcuni efebi, ricordando nella parte finale i nomi di due vincitori (Zosimo e Xenon) della corsa con le fiaccole.
Francois Lenormant, celebre archeologo francese, la vide a Catanzaro prima che fosse trasferita presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e la descrive nel suo volume, La Magna Grecia.
Tornata a Catanzaro il 12 aprile ’11, su richiesta dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro, la stele rimarrà esposta per almeno tre mesi. Negli orari di apertura dell’archivio storico, sarà a disposizione di cittadini, studenti e studiosi.