Politica

La sfida di Napoli riparte: il confronto De Magistris-Lettieri

Napoli, 20 maggio 2011- Il secondo tempo delle sfide elettorali riparte. A Milano, dove non vi saranno confronti diretti tra sfidanti dopo l’incidente del precedente faccia a faccia in cui Letizia Moratti sul filo di lana ha rivolto un’accusa poi rivelatasi infondata al suo avversario, e a Napoli si giocano le partite più importanti.[MORE] Nel capoluogo campano le tendenze di voto al ballottaggio sono particolarmente confuse a causa della frammentazione e la scomposizione del quadro politico locale e alla rendita di posizione del candidato del terzo polo Pasquino, escluso dal secondo turno. In ballo vi sono i 45.000 voti, pari al 10%, raccolti dal rettore dell’Università di Salerno. L’attitudine di De Magistris a pescare al di fuori del bacino elettorale delle liste collegate si è manifestata già al primo turno: sono 128 mila le preferenze raccolte dall’ex magistrato (28%), mentre le liste dell’Idv e della Federazione della Sinistra ne hanno raccolti 68 mila. La differenza tra i due aggregati di preferenze si deve, da un lato, al voto attribuito solamente al candidato sindaco senza indicazione del voto di lista, dall’altro, al voto disgiunto, cioè alla scelta degli elettori che hanno votato per liste collegate ad altri candidati sindaci di optare per l’esponente dell’Idv. De Magistris calcola in 35.000 voti, il 30% dei voti da lui raccolti, il peso del voto disgiunto. Tale peso lo fa sedere al tavolo delle trattative con i partiti del centrosinistra per un eventuale accordo politico da una posizione di forza. L’europarlamentare dell’Idv declina ipotesi di apparentamento, cioè di accordo organico in vista dell’attribuzione di ruoli all’interno della giunta comunale, con il Pd e con Sel e si definisce candidato di Napoli, non del centrosinistra. All’obiezione del moderatore del confronto con Lettieri, candidato del Pdl, organizzato da Sky Tg24, secondo cui in caso di vittoria di De Magistris la quota di seggi consiliari spettanti al Pd e al Sel passerebbe da 8 a 4 (in virtù del premio di maggioranza che spetta alle liste collegate al primo turno al sindaco vincente), il candidato dell’Idv risponde ribadendo che esso guarda all’elettorato sia del Pd e di Sel che a quello del Terzo Polo, ma non alle loro classi dirigenti. Il profilo scelto è quello dell’aggregazione delle forze intellettuali e morali della società civile al fine di promuovere una rinascita di Napoli. Per quanto riguarda la squadra di governo, De Magistris conferma il nome di Lucarelli come responsabile per la gestione dei beni comuni, l’acqua in primis come bene pubblico e non smentisce le indiscrezioni circa i nomi di Sodano ai rifiuti e di Realfonzo al bilancio. Dall’altra sponda, Lettieri lancia il nome di Fabio Cannavaro, campione sportivo, come assessore ai giovani e denuncia la continuità amministrativa rispetto all’era bassoliniana e iervoliniana rappresentata da nomi come quello di Realfonzo e Sodano. Sotto il profilo della qualità delle candidature, De Magistris rileva la pericolosità dell’incetta di voti per un candidato come Marco Nonno, che ha raccolto 3604 preferenze, animatore delle proteste per la discarica di Pianura.
Per quanto riguarda i contenuti dei programmi elettorali, Lettieri punta sulla razionalizzazione dei costi dell’amministrazione comunale e sull’efficientamento della spesa pubblica attraverso l’impegno dei singoli assessori a rendicontare ogni tre mesi sulla gestione comunale. Si impegna a ricevere settimanalmente cittadini e associazioni, mentre De Magistris assicura che è la natura stessa della sua candidatura contro il “partito unico della spesa” ad assicurare il rispetto della legalità nella conduzione del comune. In testa ai problemi di Napoli vi è la questione dei rifiuti. Le ricette in questo campo sono alternative: entrambi i candidati puntano sulla raccolta differenziata, seppure con tempi di raggiungimento della quota del 60-70% rispetto al totale diversi, più rapidi per De Magistris, più lenti per Lettieri. Quest’ultimo annuncia il raggiungimento di un accordo con un paese straniero non meglio precisato per lo smaltimento dei rifiuti nel tempo necessario a realizzare un sistema di impianti di compostaggio utili a completare il ciclo dei rifiuti. De Magistris, oltre che sugli impianti di compostaggio, punta sul cambiamento della struttura della tariffa sui rifiuti (TARSU), maggiormente orientata a premiare i comportamenti di consumo virtuosi.
Per lo sviluppo economico della città all’ipotesi di adottare la legislazione speciale già sperimentata a Lecce con il sindaco Poli Bortone, si aggiunge per Lettieri un piano di investimenti per Bagnoli (con l’adozione di una variante al Piano regolatore per incrementare la quota di immobili destinati al mercato residenziale), Napoli est e il centro storico, per un totale di 4 miliardi di euro e 20 mila posti di lavoro. Il candidato del Pdl allude poi alla formazione di un sistema di micro-credito per le piccole e medie imprese del turismo e dell’artigianato.
Turismo, trasporto pubblico locale ed ambiente, assieme all’etica dei diritti del lavoro, sono le stelle polari della politica di De Magistris che invita la società napoletana a tornare ad investire sui poli d’eccellenza della ricerca, nonché sulle energie rinnovabili.
La lotta alla criminalità, micro ed organizzata, è al centro dei programmi dei due candidati. L’ex magistrato punta soprattutto al ristabilimento di condizioni di legalità nel settore dei rifiuti e nella “progettualità di cultura ordinaria” attraverso la valorizzazione di trenta mila immobili comunali che producono passività, al fine di affidarli all’associazionismo culturale. L’innervamento di iniziative culturali dovrebbe, secondo De Magistris, densificare il territorio di punti di controllo che impediscono il verificarsi di episodi di criminalità.
Lettieri parla, invece, di specializzazione di un corpo di vigili municipali deputati al controllo del territorio. La qualità della vita della città verrebbe migliorata, poi, dal rilancio del turismo e dei grandi eventi, con la conclusione di un accordo con Roma per la candidatura alla Olimpiadi del 2020 e con la creazione di una Convention Bureau sul modello di Barcellona e la previsione di una tappa dell’American Cup di vela.
Sul problema dell’abusivismo, l’ex presidente dell’associazione industriali campana rilancia l’idea di Berlusconi di sospendere le demolizioni della case abusive, distinguendo speculazione e bisogno. Promuove un piano di housing sociale e di manutenzione per le case popolari, spesso fatiscenti.
Nell’ambito della restaurazione della legalità, De Magistris mostra maggiore rigidità sul problema dell’abusivismo, esteso al tema del commercio illegale nelle vie centrali di Napoli, da bonificare attraverso la creazione di mercatini multietnici regolati e controllati. Il Piano regolatore vigente, compresa la disciplina per Bagnoli, è ritenuto un buono strumento per la regolazione dell’uso dei suoli secondo il candidato dell’Idv. In particolare, si prevede la creazione nel centro storico, patrimonio mondiale dell’Unesco, di un parco archeologico, interamente pedonalizzato per la valorizzazione del circuito delle botteghe dell’arte. La modificazione del PRG, con le sue troppe ingessature, è al centro del programma di Lettieri, assieme alla riqualificazione delle aree Nato a Bagnoli.
Al di là dei punti programmatici specifici dei due candidati, la questione che maggiormente potrebbe animare i prossimi dieci giorni è sapere fino a che punto il voto in libertà (voto disgiunto e voto personale a De Magistris) che si è manifestata al primo turno possa caratterizzare l’esito del ballottaggio. Se la frammentazione politica dovesse confermarsi, aumentano le probabilità che il candidato dell’Idv possa affermarsi al secondo turno.