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La sezione CONFACIT di Soverato ha presentato il libro di Franco Cimino "L'utopia della politica"
19 MAGGIO 2014 - Nella splendida cornice del Miramare di Soverato è stato presentato, alla presenza di un folto uditorio, il libro di Franco Cimino L'Utopia della politica" (edito da Rubbettino, con prefazione di Matteo Cosenza). L’evento è stato organizzato dalla sezione locale di Soverato della Confacit, associazione nazionale di promozione sociale che ispira il suo operare alla dottrina sociale della Chiesa.
Cimino è professore di Filosofia e Scienze umane presso l’Istituto superiore E. Fermi di Catanzaro Lido. Giornalista pubblicista è opinionista de “il Quotidiano della Calabria” che, con le armi della pacatezza ma anche, quando serve, dell’indignazione, osserva attentamente il contesto sociale in cui viviamo ed esprime con schiettezza le sue valutazioni ed analisi su gli argomenti più svariati, sull’Italia, sul mondo, su temi materiali e morali, su varie tematiche politiche, sociali, etiche e culturali con particolare riferimento alla crisi del sistema politico e delle classi dirigenti, senza mai traccia di approssimazione o banalità. Un uomo d’altri tempi, come è stato definito, che si sente parte del mondo e, quindi, vuole sapere ed esprimere la sua opinione. La sua penna si intinge nella realtà e nel vissuto quotidiano dai quali sa trarre valutazioni coraggiose e originali.[MORE]
Le sue riflessioni, come lui stesso afferma, nascono dal bisogno di scavare in profondità dentro un fatto, per cercarne le motivazioni più vere e per trarre da esso una maggiore spinta alla sua sensibilità personale e una più forte motivazione al suo impegno sociale. “La politica è - per Franco Cimino - il luogo dell’incontro, della conciliazione, della esaltazione delle diversità, dell’io che diventa noi senza perdere un grammo di sé, dei partiti che fuoriescono dalla propria parte di appartenenza e costruiscono il tutto – racconta agli amici accorsi numerosi a celebrarlo. La politica è poesia perché non ha bisogno di inventare parole per parlare di sé perché parla al cuore degli uomini ed è indica la via della bellezza, anzi a difesa della bellezza.”
I lavori sono stati introdotti da Maria Pia Faga, presidente della Confacit di Soverato, che ha esordito, per introdurre i lavori, leggendo alcune riflessioni con cui Franco Cimino da inizio alla sua opera. “Sembrerebbero – ha affermato - cose scontate invece, mai come oggi, c'è bisogno di dircelo che la politica è passione, e tutte le espressioni più alte della società civile sono chiamate a scendere in campo per indicare alle giovani generazioni le strade percorribili”.
Ospite d’onore della serata è stato il prof. Aldo Quattrone, Rettore dell'Università "Magna Graecia" di Catanzaro che, all’inizio del suo intervento, ha manifestato grande apprezzamento e stima per l’autore definendolo “persona gentile ed equilibrata che scrive sui giornali delle analisi sempre appropriate e mai sottotono”. Quattrone ha definito l’opera di Cimino “un libro di una notte” perché si legge bene e con facilità e ci fa rivedere un pezzo di storia italiana degli ultimi vent’anni, ovvero come la politica sia diventata un mestiere e non una necessaria componente della società connessa con la morale.
L’attuale atteggiarsi della politica la rende, secondo Quattrone, non condivisibile specialmente tra le giovani generazioni con le quali si nota un profondo distacco. Il Rettore ha, poi, evidenziato che "tutti dobbiamo avere il coraggio di dire ciò che pensiamo e di manifestare il proprio dissenso. Un libro bello – ha concluso - in cui questi editoriali si susseguono in un'armonia che ripercorre la storia del nostro paese. E' un libro che invita anche a rileggerlo perché ci suscita riflessioni, perché ci sono delle cose che magari noi abbiamo dimenticato perché non belle”.
Dopo un ulteriore intervento di Maria Pia Faga che ha ricordato Aldo Moro proprio nel giorno in cui ricorreva il trentaseiesimo anno dalla morte, ha preso la parola Franco Cimino ringraziando il Rettore Quattrone per le parole di stima ed apprezzamento a lui rivolte e per quanto ha espresso sulla politica e sui giovani che sono cose molto importanti da tenere ben presenti sempre. “Fare il nostro dovere - ha evidenziato Cimino - è il primo segno della politica.”
Cimino ha sottolineato l’importanza che ognuno si assuma le sue responsabilità rimarcando che non c’è attenzione verso i problemi che affliggono la nostra regione, tant’è che non c’è una adeguata reazione e spesso deleghiamo agli altri declinando le nostre responsabilità. Il problema del dissenso è un momento di dramma perché in Calabria non vi è dissenso, mancando la coscienza critica e quindi quel moto di ribellione, un'azione per il bene.
Le relazioni dei relatori e l’intervento dei relatori hanno suscitato l’attenzione del numeroso pubblico giunto anche da Catanzaro e da vari comuni del circondario per cui si è aperto un nutrito dibattito sul tema e tanti sono stati gli interventi.
L’evento si è chiuso con un fuori programma a sorpresa per la gradita ed inaspettata visita di S.E. Mons. Antonio Cantisani che, essendo nella zona per altra iniziativa, ha voluto essere presente per testimoniare il suo apprezzamento per l’opera di Cimino ed ha concluso i lavori con un suo significativo intervento sul ruolo della politica..
(notizia segnalata da Associazione CON.F.A.C.I.T.)