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12 DICEMBRE 2014 - La celebrazione del Natale deve porre al nostro spirito una sola domanda: “Perché Gesù viene, perché si fa uomo, perché abita in mezzo a noi, perché Dio vive come uno di noi?”. Questa domanda esige una risposta vera. Se ne diamo una falsa, o poco vera, sempre vivremo questo mistero senza alcun frutto nel nostro cuore, nella nostra mente, nel nostro corpo. [MORE]
Le Antiche Scritture e le Nuove ci orientano verso una sola risposta: per dare all’uomo la vera conoscenza di Dio. Per mostrare ad ogni uomo l’amore che il Padre nutre verso di essi. Per dichiarare falso Satana e smentirlo nella sua menzogna delle origini con la quale anche oggi governa la terra. Leggiamola quell’antica, inquietante, nera, ma anche moderna menzogna, falsità e calunnia sul Creatore e Signore nostro che ci ha fatto a sua immagine e somiglianza.
Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture (Gen 3,1-7).
Gesù è venuto per distruggere ogni menzogna che l’uomo ogni giorno pronunzia sul Padre suo. Anche il suo popolo viveva immerso, anzi sommerso sotto le menzogne che Satana aveva loro inculcato. Anche il suo popolo era bisognoso di vera conoscenza di Dio. Le falsità erano molte. Gli errori infiniti. La Parola di Dio era stata ridotta a menzogna – gridava un tempo il profeta Geremia. Oggi anche la Chiesa ha bisogno della vera conoscenza di Dio. Molti suoi figli sono immersi nella menzogna circa la conoscenza del Padre. Addirittura sono tanti quelli che hanno cancellato il Padre dalla loro mente e dal loro cuore, cancellando Cristo Gesù e lo Spirito Santo. Tanti stanno adottando un Dio unico, anch’esso frutto dell’inganno di Satana per rovinare l’umanità. La vita del mondo si gioca sulla verità del Padre, che è la Verità del Dio uno nella natura e trino nelle persone. Questa è l’identità dell’unico vero Dio. Chi priva Dio di questa verità, lavora non per la vita dell’uomo, ma per la sua morte.
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare. In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa (Is 11,1-10).
Ora se noi liberiamo il Natale da questo messaggio, non celebriamo il vero Natale, ma uno finto, uno manipolato dal marketing pubblicitario, da abbuffate. Per carità, è bello divertirsi, sorridere e giocare a tombola. Anche io lo faccio con i miei nipotini e i bimbi della parrocchia. E' stusto però dire ai nostri bimbi, che il Natale è festa cristina e va vissuta in quanto tale. Come possiamo celebrare il Natale se non si insegna più la bellezza e l'umiltà del presepe, la povertà di una grande nascità, l'amore della famiglia. Chi non vuole celebrare così il Natale non si dica cristiano. Fra poco tutti faremo lo scambio degli auguri. Ma cosa significa per voi dire: "Buon Natale"? Se vai in un negozio di persone che non sono di religione cristiana, ti senti dire "auguri di buon Natale" o trovi esposte le statuette del presepe. Ma il Natale è commercio o che cos'è? Ognuno risponda a questa domanda!
Don Francesco Cristofaro