Scuola media rifiuta l'iscrizione a una bambina non vedente
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VAL DI SUSA (PIEMONTE), 3 APRILE 2013 - Ha dell’incredibile quanto accaduto in una scuola media di un piccolo paesino in Val di Susa, dove a una ragazzina non vedente è stata rifiutata la regolare iscrizione al primo anno.[MORE]
I genitori hanno dato vita a una dura protesta e l’Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti, ha immediatamente reagito sottolineando che la legge non prevede in nessun caso che una scuola respinga l’iscrizione di uno studente diversamente abile, neanche per problemi organizzativi della struttura.
Come ha riportato Marco Bongi, presidente dell’Apri, «la legge parla molto chiaro in proposito: nessuna scuola può rifiutare, neppure per motivi tecnico-logistici, l’iscrizione di un alunno disabile, per quanto grave possa essere la sua situazione. Il diritto alla frequenza è sancito dalla legge n. 104/1992, dalla Sentenza della Corte Costituzionale n. 215/ 1987 e dalla Circolare Ministeriale n. 262 del 1988».
Per Bongi, la risposta data dalla scuola media in questione «è gravissima» e non esclude quindi «che si possano ravvisare anche responsabilità di carattere penale». L’istituto avrebbe spiegato in una lettera ai genitori della ragazzina che quest’ultima «non può essere accolta perché il numero delle iscrizioni supera la capacità recettiva dell’aula».
La madre ha dichiarato che la famiglia «è davvero stanca di essere palleggiata da un plesso all’altro». Chiara la denuncia della donna: «Mia figlia, già sfortunata per la sua malattia, avrebbe bisogno di tranquillità e stabilità. Invece abbiamo trovato solo problemi e poca considerazione».
Valentina Vitali
(Foto da webmasterpoint.org)