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La scossa in Giappone ha spostato l'asse della Terra

GIAPPONE 12 Marzo - L'istituto nazionale di geofisica ha misurato che il terremoto giapponese ha causato una deviazione dell''asse terrestre di circa 10 centimetri. Ciò ha provocato un accorciamento della durata del giorno. Confrontando il terremoto giapponesi con i precedenti si stima che tale conseguenza è appena percettibile. [MORE]

Il Giappone è cambiato per sempre. La scossa più violentà è durata quasi due minuti ed ha avuto una potenza pari a 8.9 gradi della scala Richter. Ciò indica che il terremoto è stato catalogato come evento destinato a sconvolgere per sempre il territorio nel raggio di centinaia di chilometri.

L'ASSE TERRESTRE - Le conseguenze si sono propagate anche a livello globale: l'inclinazione dell'asse terrestre si è modificata di circa 10 centimetri. Questa è una linea immaginaria attorno a cui la Terra ruota e incontra la superficie della Terra in due punti, polo Nord e polo Sud. La rotazione implica l'alternarsi del giorno e della notte. L'asse è inclinata rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita ( il piano eclittico) formando un angolo, chiamato obliquità ( o axial tilt o obliquity in inglese), pari a 23°27' (figura 2/2 nella fotogallery). E' quest' ultima la grandezza modificata dalla scossa sismica.

UN CONFRONTO - Lo spostamento ha causato un aumento della velocità di rotazione della Terra e un conseguente accorciamento di qualche microsecondo della durata del giorno (un microsecondo è la milionesima parte di un secondo). Per fare un confronto, il terremoto di Sumatra del 26 dicembre 2004,riportò uno spostamento dell'asse di 8 centimetri provocando un accorciamento del giorno di 6.8 microsecondi; quello del Cile, del 27 febbraio del 2010, una deviazione di 6 centimetri ne causò uno di circa 1.26 microsecondi. L'accorciamento del giorno dovuto al terremoto giapponese è ancora in fase di valutazione.

LA PAROLA DELL' ESPERTO - " La deviazione dell'asse terrestre non è solo proporzionale alla magnitudo del sisma, ma anche alla sua collocazione", spiega Daniele Melini, dell'Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia. " Il terremoto di Sumatra era più vicino all'equatore e dunque il suo effetto è stato relativamente più piccolo nonostante la potenza maggiore. In ogni caso lo spostamento dell'asse terrestre non deve allarmare perchè le conseguenze pratiche sono al limite del misurabile".

Questi cambiamenti, però, sono troppo piccoli per incidere in alcun modo sulla vita umana e sull'ambiente fisico terrestrstre. I dati sono ancora stime grossolane. Aspettiamo le verifiche sperimentali delle varie agenzie spaziali mondiali.

 Fonti: Repubblica del 12 marzo, Corriere della Sera, NASA

Fonti foto: NASA