Fantasticherie del cuore

La schiacciante verita' delle sacre scritture

Non voler credere nella veridicità dei 46 libri che compongono il vecchio testamento, significa imitare lo struzzo che nasconde la testa sotto terra per evitare e ignorare la realtà. Ogni parola, profezia, promessa fatta, oracolo, si sono compiuti nella persona di Cristo. Il Figlio dell’Uomo mostra al mondo, con le sue opere e la sua parola, il progetto Divino di salvezza e redenzione. Per onestà intellettuale, senza fare altri mirati discorsi, una persona seria che abbia voluto conoscere il vecchio testamento, pur solo con un approccio letterale e scientifico, non può che attestare come tutto ciò che sia stato scritto si compia con la venuta di Cristo. Non si può perciò non ammettere, anche se non credenti, che dalle antiche parole dei libri sacri passi la vera dimensione umana dell’uomo, in connessione permanete con il cielo.[MORE]

Mons. Di Bruno in una catechesi ricorda in proposito il passo evangelico con il quale viene suggellata questa verità: “Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!»” (Mt 11,2-6). Ciò che allora il popolo vedeva e che i farisei disdegnavano, per causa della loro politica religiosa, non era frutto del maligno o di esercizi magici per incantare la gente, ma dell’alito dello Spirito per squarciare la stoltezza del tempo e convertire i tanti cuori afflitti.

Continua il sacerdote: “Per analogia, quanto Gesù dice di sé vale anche per la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. Leggendo tutto il Nuovo Testamento in ogni sua parola, frase, versetto, pericope, capitolo, libro, dobbiamo concludere che tutto si realizza e si concretizza, diviene storia solo in questa Chiesa. Tutte le altre mancano o di una o di molte parole, di uno o di molti capitoli, di uno o di molti libri, o addirittura di tutti i libri”. Anche in questo caso va presa coscienza di una realtà così necessaria alla redenzione dell’Umanità, non solo per fede, ma per chiara onestà scientifica e intellettuale. Una ponderata verifica storica non può che avvalorare quanto stia dicendo. La fede va invece oltre! Aderisce completamente alla Parola che nella Chiesa cattolica si esprime in pienezza di verità e grazia. Il Nuovo Testamento di riflesso si compie in essa.

È stolto colui che sta sempre con malignità a registrare gli errori che alcuni uomini di Chiesa potrebbero compiere. C’è purtroppo chi, accecato da una speranza malata, vorrebbe che crollasse l’edificio santo costruito su Pietro. Si ignora che l’eternità del progetto di Dio non potrà mai cambiare! L’errore è personale; il tradimento è sempre del singolo. Il valore profetico della casa del Signore in terra nessuno sarà in grado di farlo cadere. La storia è il più affidabile testimone di questa verità universale. Esaltarsi per la caduta di un credente è sinonimo di debolezza e di miseria interiore. Il peccato si sa rompe l’equilibrio del cuore e della mente e soffoca, falsandola, non solo la verità religiosa ma anche quella scientifica. Vi è più grande verità della differenza tra maschio e femmina? Eppure neanche la natura non fa ormai più testo!

Egidio Chiarella
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