Estero
La Russia decisa a varare una legge anti-adozioni U.s.a.
MOSCA, 27 DICEMBRE 2012 - La Russia vieterà le adozioni di orfani da parte di cittadini statunitensi. Anche Putin si è infatti espresso a favore della cosiddetta «legge anti-Magnitsky», che ora necessita solo della sottoscrizione del Capo del Cremlino. Quest’ultimo ha comunque precisato che deve ancora leggere i dettagli della legge, prima di firmarla definitivamente.
Si tratta di una legge di evidente ritorsione contro l’America. Sono infatti pochi i casi di abusi e maltrattamenti da parte dei genitori adottivi, ma essi sono stati abilmente manipolati dai media in campagne anti-occidentali, per dimostrare che i bambini russi all’estero finiscono in mano a persone perverse e sfruttatrici. La legge è una sorta di “vendetta” in particolare contro l’«Atto Magnitsky» americano. Con questo provvedimento, sono state prese misure contro i funzionari russi implicati nella morte in carcere dell’avvocato avvocato, Serghei Magnitsky, nel 2009. Questi aveva denunciato una serie di imbrogli da parte di "alte sfere" dell'amministrazione russa.[MORE]
La legge sulle adozioni è oggetto di critiche sia a livello internazionale che nella stessa Russia. In quest’ultimo Paese solo bambini molto piccoli e sani riescono ad essere adottati, a causa dei diffusi pregiudizi sulle tare genetiche che le famiglie disagiate trasmetterebbero. Per molti bambini russi l’adozione da una famiglia statunitense sarebbe un evento che li salverebbe da una vita di disagi e discriminazioni in patria. Tuttavia, la propaganda da anni cerca di instillare nella popolazione il concetto che una «grande potenza» come la Russia non dovrebbe dare via i suoi figli. Il veto nei confronti dell’America è quindi probabilmente solo il primo passo verso un divieto generalizzato di adozioni estere per i bambini russi, come si intuisce da dichiarazioni rese dai capi di governo della stessa Russia.
Raffaele Basile
foto tratta da Emmenews