Estero

La Russia blocca una risoluzione ONU che prevedeva un mese di tregua nel Ghouta Orientale

NEW YORK, 23 FEBBRAIO-Frutto di una "psicosi di massa" così la Russia ha definito le notizie diffuse dai media in questi giorni relativamente alle stragi di civili nel Ghouta Orientale, in Siria. Per questo motivo oggi, esercitando il suo potere di veto all'interno del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, la Russia di Putin ha bloccato una risoluzione che prevedeva l'imposizione di una tregua di un mese in Ghouta.  [MORE]

La tregua imposta dalla risoluzione avrebbe anche dovuto garantire l'arrivo di aiuti umanitari alla popolazione civile che abita nel Ghouta e dal 2013 vive in condizioni pessime. Negli ultimi giorni, nella periferidi Damasco, sono state uccise più di 250 persone e il bilancio si fa più grave con il passare del tempo. Molte le famiglie con bambini piccolissimi bloccate all'interno di rifugi sotterranei.

Nel mentre la Nazioni Unite cercano di pressare il presidente Putin ha votare la risoluzione, il presidente francese Macron e la cancelliera Angela Merkel hanno mandato una lettera informale al presidente russo chiedendogli di approvare la risoluzione. 

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, esiste dal 1945, ed ha la responsabilità principale nel mantenimento della pace e della sicurezza, stando a quanto è sancito dalla Statuto delle Nazioni Unite. E' formato da cinque membri permanenti, Russia, Regno Unito, Francia e Stati Uniti, e dieci membri non permanenti che vengono eletti una volta ogni due anni dall'Assemblea Generale. Da anni si discute su una possibile riforma del Consiglio la cui composizione riflette l'equilibrio venutosi a creare dopo la seconda guerra mondiale e per questo motivo risulta poco attuale al giorno d'oggi.

Federica Fusco 

immagine: l'indro