Cronaca
La rete uccide la socializzazione? Una ricerca assolve Facebook
Persone chiuse e incapaci di avere contatti nella vita reale? Sembra proprio di no, secondo quanto emerge da uno studio dell’americano Pew Research Center, che analizzando i dati di un’inchiesta condotta sugli utilizzatori dei social network, li assolve pienamente dall’accusa che più spesso si rivolge loro, ovvero quella di creare relazioni sociali fittizie. [MORE]
L’autore dello studio, Keith Hampton, racconta come le statistiche mostrerebbero invece che chi utilizza Facebook risulta nella maggior parte dei casi più incline a fidarsi del prossimo e ad aprirsi a nuove conoscenze, orientato ad avere amicizie forti e ad interessarsi della vita pubblica.
Sfatato il mito delle amicizie finte, con un 7 per cento appena degli amici che sarebbe rappresentato da persone mai realmente incontrate, resta il fatto che spesso la frequentazione dei social network spingerebbe i propri utenti a informarsi su questioni di attualità e a formarsi un’opinione sui temi più svariati.
Si potrebbe dire che attraverso i referendum l’Italia abbia potuto toccare con mano la veridicità di questa teoria, che affida sempre maggiormente ad Internet un ruolo fondamentale per la mobilitazione politica; i suoi frequentatori sarebbero, dati alla mano, più interessati a temi pubblici, più inclini a recarsi alle urne, capaci di influenzare il voto altrui e sempre più spesso attivi nel campo di volontariato e altre associazioni.
Simona Peluso