Economia

La Rete Telefonica di Tim Passa agli Americani: Quali Saranno i Guadagni di KKR?

A partire da oggi, 1° luglio, ogni telefonata effettuata dagli italiani passerà attraverso i fili del telefono controllati dagli americani. Telecom Italia (Tim) ha ceduto la sua rete telefonica al fondo di private equity KKR per una valutazione di 18,8 miliardi di euro, che potrebbe salire a 22 miliardi in determinate condizioni. Questa operazione segna la prima volta che un ex monopolista vende la sua rete fissa.

La rete ceduta comprende 23 milioni di chilometri di cavi in rame e fibra ottica, collegando il 90% degli utenti telefonici italiani. La maggioranza di questi asset sarà ora in mano a KKR, mentre il governo italiano manterrà una quota di minoranza attraverso la Cassa Depositi e Prestiti (CDP), insieme a investitori canadesi e il fondo sovrano di Abu Dhabi. L'operazione permetterà a Tim di ridurre significativamente il suo debito e il numero di dipendenti, passando da 37.065 a 17.281.

Chi è KKR?

KKR è un fondo di private equity che gestisce quasi 600 miliardi di dollari attraverso partecipazioni in imprese e infrastrutture. Anche se notevole, questa cifra impallidisce di fronte ai 10.000 miliardi di dollari gestiti da Blackrock. KKR applica una commissione del 1,5% ai suoi clienti, tra cui individui ricchi e istituzioni con elevate capacità di investimento, ricavando circa 9 miliardi di dollari l’anno.

Le domande cruciali

1. Quanto pagherà KKR per acquisire la maggioranza della rete Netco?

   Considerando che i media attribuiscono un valore di 22 miliardi alla rete, e che KKR possiederà il 52,5%, molti analisti stimano che l’esborso effettivo sarà tra 18 e 19 miliardi di euro. Tuttavia, il premio di maggioranza potrebbe far oscillare ulteriormente queste cifre.

2. Quanto si aspetta di guadagnare KKR da questo investimento?

   Applicando la regola del 72, che stima il tempo di rientro di un investimento in base al rendimento atteso, KKR dovrebbe ottenere un ritorno del 14,4% annuo se intende rientrare in cinque anni, pari a quasi 3 miliardi di euro all'anno. Se invece il ritorno previsto è in dieci anni, sarebbe sufficiente un rendimento del 7,2%.

Finanza creativa e leveraged buyout

KKR acquisterà la rete tramite il veicolo Optix Big Co, che ha un rating BB+. Ciò permetterà al fondo di accedere facilmente al credito, utilizzando il metodo del leveraged buyout (LBO), ossia acquisizioni finanziate prevalentemente a debito. Questo significa che KKR non sborserà direttamente tutti i 22 miliardi, ma farà leva su prestiti bancari. Tim, dal canto suo, ridurrà il debito netto di 14 miliardi, che attualmente ammonta a 27 miliardi.

Effetti sui prezzi e sulla concorrenza

La nuova società della rete, FiberCop, sarà vincolata dall'Antitrust a mantenere le attuali tariffe di accesso per i concorrenti come Fastweb, Vodafone e Iliad. Attualmente, questi operatori pagano 8,5 euro al mese per ogni linea di "fibra spenta", rivendendola poi con i propri servizi a partire da circa 20 euro al mese. FiberCop fattura 4,2 miliardi di euro all’anno, con un margine lordo (Ebitda) molto elevato, pari al 50%.

Questa transazione, oltre a segnare una svolta storica nel mercato delle telecomunicazioni italiane, solleva numerose questioni su come evolveranno i costi per gli utenti finali e quali saranno le strategie di KKR per massimizzare il ritorno del proprio investimento.

Fonti: Fitch, Forbes, Ft, Bloomberg, Corriere Mercantile