La giostra della legalita'
La responsabilità di costruire, giorno dopo giorno
TRAPANI, 10 GIUGNO 2012 - Scalinate maestose, immensi saloni … l’atmosfera è regale. Siamo quasi intimiditi. Certo, siamo dentro un palazzo reale, oggi sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. Siamo a Palazzo dei Normanni a Palermo. Noi quest’anno abbiamo deciso di vivere ciò che si usa chiamare legalità in tutte le sue sfaccettature. E mentre ci siamo addentrati nei labirinti di processi e giustizia … mafia e antimafia … abbiamo anche avviato un proficuo dialogo con le istituzioni. Legalità, infatti, è anche dialogo con le istituzioni, con quelle che sono al servizio del cittadino, con quelle che, con i loro servizi, hanno il dovere di migliorare la qualità della vita della collettività.
Così, dopo aver seguito un lungo percorso che ci ha condotti a dialogare prima con il Comune di Trapani e poi con la Provincia regionale di Trapani, il 6 giugno scorso abbiamo toccato la punta dell’iceberg: siamo andati all’Assemblea Regionale Siciliana. È senza dubbio l’istituzione più autorevole della nostra Isola, ma è anche qualcosa di più. Quello siciliano, infatti, è considerato il più antico parlamento del mondo. Curiosissimi, siamo stati guidati nella storia di questa istituzione, ma anche dentro le sue funzioni. Con funzionari e dirigenti abbiamo parlato di potere legislativo, di indirizzo politico, di commissioni parlamentari e di funzione ispettiva dei deputati. Abbiamo fatto una chiacchierata con il presidente della Commissione parlamentare “Sviluppo Economico”, Salvino Caputo.[MORE]
Durante il tour, i nostri tratti somatici sono talvolta contratti e tesi, talaltra rilassati. L’attenzione è sempre viva, anche quando, alzando gli occhi al cielo, ci imbattiamo in quella bellezza, forse unica al mondo, del soffitto della Cappella Palatina. Godiamo dei suoi odori lignei, della sua atmosfera regale, tra sacro e profano.
Poi, una brevissima pausa per il pranzo. Subito dopo, ecco arrivare quello che pensiamo sia, tra tanti, uno dei momenti più importanti della giornata: entreremo in Aula per assistere ad una seduta del Parlamento siciliano. Saranno presenti i deputati, il Presidente Cascio, alcuni assessori. Forse - ci dicono – «sarà presente anche il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Gente che abbiamo visto tante volte in tv. Mai di presenza. Tensione e ansia si riverberano nell’aria, non stanno più nella pelle.
Ci raccomandano il silenzio e la compostezza. I ragazzi aggiustano il nodo delle cravatte, fanno ben cadere le giacche lungo i fianchi. Sono pronti per entrare. Ora sono seduti. Ascoltano il Presidente Cascio che scorre i punti all’ordine del giorno. Ascoltano i commenti, gli interventi, qualche battibecco. Pian piano il tempo passa, porta con sé parole, entusiasmo, attenzione che via via si affievolisce per lasciare spazio alla stanchezza, forse anche a un po’ di irrequietezza.
L’Aula, sotto un cicaleccio continuo dei deputati, via via si svuota … mentre qualcuno tra loro interviene. Quando il vicepresidente, Camillo Oddo (che ad un certo punto prende il posto di Cascio nella conduzione dei lavori d’Aula) dichiara chiusa la seduta, sono ormai pochissimi i deputati in Aula. Usciamo, ancora in silenzio. Restiamo in piedi, ci fermiamo a commentare. Vola qualche critica per un’Aula che ci aspettavamo più affollata. Si apre il dibattito tra noi, diversi spunti di riflessione si accavallano. Ci confrontiamo su ciò a cui abbiamo assistito. Poi, ci lasciamo alle spalle l’ARS. Abbiamo imparato molto, e tra i saluti e le varie promesse di nuovi incontri, portiamo dentro di noi una nuova consapevolezza: la responsabilità di costruire, giorno dopo giorno e a partire anche dalle piccole cose, un sistema migliore, di cui andare fieri.
I ragazzi del Gruppo “LegalMente”
Istituto d’Istruzione Superiore “Giovanni Biagio Amico” di Trapani
(foto:impresasicilia.net)