Politica
La replica di Matteo Renzi alla Camera: "Non ci sono più alibi"
ROMA, 25 FEBBRAIO 2014 - Matteo Renzi ha iniziato il proprio intervento alla Camera così: "Mi sono preparato una replica puntuale su tutti gli interventi, 57 da questa mattina, particolarmente interessanti, ma poi ho pensato che entrando in quest’aula si prova un senso di stupore vero e vorrei dirlo in modo non formale".
Il nuovo presidente del Consiglio ha citato Berlinguer, Moro e Scalfaro ed ha parlato della stagione ’92-’94 come del momento più basso della politica, sottolineando che la sua generazione si è avvicinata alla politica proprio in questo momento, in cui era considerata una scelta “folle”.
Entrando nel merito della questione politica, Renzi ha affermato che "per questo governo non ci sono alibi" e che non è più tempo di accusare gli altri. "Se ci riusciremo - ha detto Matteo Renzi - avremo fatto il nostro dovere, se non ci riusciremo sarà solo colpa nostra; non è un atto di coraggio, ma di responsabilità".[MORE]
Nella sua replica Renzi ha voluto ricordare che “c’è un’emergenza occupazionale, che il dato del 12,6 per cento di disoccupazione non è solo un numero" e che "a queste esigenze si risponde con il coraggio di rivoluzionare il sistema economico e normativo del paese". Ha poi rimarcato il grande problema dell’assenza di una legge elettorale chiara.
Inoltre, ha voluto ricordare che “ci troviamo in un contesto in cui il mondo corre a una velocità doppia dell’Europa”, che “l’Italia ha un grado di difficoltà che è maggiore rispetto agli altri Paesi”. Ha proseguito che la mancanza di crescita in Italia “è un problema che abbiamo da 15 anni” e che dobbiamo quindi cogliere l’occasione per “cambiare profondamente il Paese”.
Matteo Renzi ha ribadito che “il semestre europeo è una gigantesca opportunità”. Ha chiarito che “l’Europa non è nostro nemico” e che “affermarlo significa tradire la storia istituzionale del nostro Paese”. Ha poi parlato dell’Europa come di un’istituzione “in grado di rappresentare una speranza”, di un luogo in cui l’Italia “dia un contributo fondamentale”, trainandola.
Il nuovo presidente del Consiglio ha sottolineato che i temi da affrontare sono quelli del bicameralismo e del rapporto con le regioni, ovvero la modifica del titolo V della Costituzione. Ha inoltre annunciato interventi su lavoro, fisco, pubblica amministrazione e giustizia, così come riforme costituzionali.
Durante il suo discorso, Renzi ha parlato di un taglio del cuneo fiscale di 10 milioni ed ha citato la questione Marò, dichiarando: “I due fucilieri di marina trattenuti in India e il loro senso dell’onore richiede da parte del nostro governo un identico senso dell’onore che non mancherà nel tentativo di risolvere rapidamente la vicenda».
Il presidente del Consiglio ha terminato il proprio discorso con una citazione di Chesterton: “Il mondo non finirà mai per la mancanza di meraviglie. Il mondo finirà per la mancanza di meraviglia”.
Valentina Vitali
(Foto: www.pu24.it)