Politica
La Regione Marche riceve stanziamenti per calamità naturali
ANCONA, 25 MARZO 2013 - Sono stati stanziati 250 milioni alla Regione Marche, grazie alla firma del premier Mario Monti che permette di ripartire alcuni stanziamenti, alle regioni colpite da calamità naturali , previsti dalla legge di stabilità 2013 tra le Regioni colpite dagli eventi alluvionali del novembre 2012. Dunque in seguito alle verifiche svolte dalla Ragioneria generale dello Stato in base alla proposta della Protezione civile, tali fondi sono stati stanziati alla Regione Marche che inoltre, grazie ad un altro decreto, sempre in riferimento alla legge di stabilità, ha ricevuto altri 105 milioni da erogare nel triennio 2013-2015 in favore delle Regioni colpite da calamità naturali. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, così commenta la firma del decreto:
“Alle Marche sono stati assegnati fondi per 10,7 milioni, a fronte di 11,4 milioni di euro di danni certificati per l’alluvione del 2012. Risorse ottenute grazie al costante ‘pressing’ della Regione Marche sia a livello di Governo centrale, sia in sede di Conferenza delle Regioni che, rispetto alla cifra ipotizzata in un primo momento per le Marche, ha riconosciuto alla nostra regione un somma superiore nell’ambito del riparto tra le Regioni colpite da calamità naturali.
Accanto ai fondi per l’alluvione del 2012, un’altra buona notizia arriva oggi da Roma: il premier Monti ha infatti firmato un secondo decreto, previsto sempre dalla legge di stabilità, per la ripartizione di altri 105 milioni da erogare nel triennio 2013-2015 per altre calamità naturali. Somme che saranno in parte destinate alle Marche, per le eccezionali nevicate di febbraio 2012. Anche in questo caso sono state accolte le numerose sollecitazioni che sono venute dalla Regione e dal territorio. Rivolgiamo un sentito ringraziamento al presidente del Consiglio Monti e al capo della Protezione civile Gabrielli per l’attenzione nei confronti delle comunità così duramente colpite. Ma non abbassiamo la guardia, perché ci sono ancora consistenti partite aperte sulle emergenze nelle Marche, a partire dall’alluvione del 2011 che attende ancora risposte alle nostre continue, ripetute e decise istanze”.
Fonte viveremarche.it
[MORE]