La reazione dei notiziari sanzionati per l'apparizione del Premier

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Roma, 24 maggio - L'Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha inferto 250mila euro di multa a Tg1 e Tg4, e 100mila euro a Tg2, Tg5 e Studio Aperto. La ragione è sempre la stessa, ossia l'eccessivo spazio riservato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la violazione dei regolamenti elettorali. Lo scorso marzo l'Agcom aveva ripreso Tg1, Tg4 e Studio Aperto per aver dato troppo spazio al governo e un paio di settimane fa aveva sanzionato il Tg1 per aver violato la par condicio.[MORE]

La Commissione servizi e prodotti ha esaminato la situazione di venerdì 20 maggio, quando in prime time Tg1, Tg2, Tg5, Tg4 e Studio Aperto hanno mandato in onda interviste al premier. Subito sono stati chiesti chiarimenti alle emittenti interessate e in base alle osservazioni pervenute da Rai e Mediaset, ed il giudizio emerso è che: "le interviste, tutte contenenti opinioni e valutazioni politiche sui temi della campagna elettorale, e omologhe per modalità di esposizione mediatica, hanno determinato una violazione dei regolamenti elettorali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall'Agcom".

Gli interessati hanno manifestato la loro meraviglia miksta ad una diffusa amarezza. Secondo il direttore del Tg5 Clemente Mimun la sanzione è "paradossale e intimidatoria e di assoluta gravità". A Mediaset si sono detti allibiti e hanno annunciato un ricorso immediato al Tar. "Esterrefatto" il direttore del Tg1 Augusto Minzolini secondo il quale è stato messo da parte il criterio giornalistico e "ne è stato introdotto un altro dai contorni confusi che non è neppure quello della par condicio, visto che l'equilibrio era assicurato dalla natura e dai tempi delle presenze dei politici dell'opposizione nelle edizioni del tg sia dei giorni precedenti che di quelli successivi", mentre Emilio Fede, direttore del Tg4 è furibondo.

Ma la posizione della Commissione servizi e prodotti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) è chiara. Allertata dai numerosi esposti presentati contro le apparizioni del presidente del Consiglio su tutti i Tg Rai e Mediaset, la Commissione ha ritenuto che le interviste a Berlusconi, tutte contenenti opinioni e valutazioni politiche sui temi della campagna elettorale e omologhe per modalità di esposizione mediatica, abbiano determinato una violazione dei regolamenti elettorali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall'Agcom.

 

Caterina Gatti

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Scritto da Caterina Gatti

Giornalista di InfoOggi

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