Cronaca
La Puglia è abusiva: rappresenta il 15% dell'Italia
BARI, 11 APRILE 2014 - La ricerca condotta oggi da Legambiente non lascia dubbi in merito: l'abusivismo edilizio è una delle piaghe che distrugge le coste pugliesi. A confermare i dati anche le Capitanerie di Porto: 420 le infrazioni venute alla luce in seguito al meticoloso lavoro delle forze dell'ordine. Un dato che non stupisce, ma che preoccupa Legambiente.
Una speculazione edilizia senza precedenti, che crea "Case senza fondamenta, senza rete fognaria e senza allacci" spiegano in conferenza stampa gli esponenti di Legambiente, accanto al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola: da anni l'associazione a tutela dell'ambiente chiede risposte dalle istituzioni, senza ottenerle.
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Anche l'intervento risulta tardivo: secondo i dati, riusciamo ad abbattere come Regione solo il 5,25% delle costruzioni abusive, contro il 10% delle altre Regioni italiane. La situaione è stata alimentata, secondo Nichi Vendola, dalla politica nazionale fatta di sanatorie e condoni, dove ha predominato l' "arte di arrangiarsi".
Così, sono spuntate dal nulla costruzioni che nulla hanno a che fare con le normali norme di sicurezza edilizia e di rispetto ambientale: non soffre solo il mare, ma anche chi abita nelle case abusive. Vitale risulta quindi la "messa in sicurezza del territorio dai pericoli del dissesto idrogeologico".
Con la nuova legge regionale in materia, si cerca così di prevenire nuovi fenomeni e di portare avanti il cosiddetto "abbattimento spontaneo". In questo modo, il proprietario della costruzione abusiva non incorre in ulteriori sanzioni, anzi rientra negli investimenti a favore dell'ambiente.
Più Comuni partecipano all'abbattimento, più sarà possibile salvare l'ambiente, almeno questo l'auspicio di Legambiente.
Proprio oggi la notizia di una operazione antimafia a tutela dell'ambiente: i clan mafioi erano riusciti a interrare rifiuti pericolosi in Puglia e non solo. Il traffico è stato fermato dalla DDA. Il ritrovamento è avvenuto nel foggiano, a Ordona.
(www.gazzettadelmezzogiorno.it)
Annarita Faggioni