Parola e Fede
La preghiera
CATANZARO, 3 GENNAIO 2011 - Oggi risponde alla domanda di Andrea da Gorizia il sacerdote Antonio Fiozzo:
Rispondo volentieri richiamando e riportando di seguito alcuni punti della Costituzione Apostolica “Laudis Canticum” di Paolo VI che ci permette di comprendere che cos’è la preghiera:[MORE]
D. Salve il mio nome ė Andrea sono un ragazzo di 21 anni e scrivo da Gorizia e avrei un semplice domanda sulla fede ai nostri giorni: La Preghiera: come e quando si dovrebbe pregare? Si dovrebbe seguire "La preghiera del mattino e della sera"? io sono solito usare quelle formule per le lodi e i vespri (a volte eliminando uno dei due salmi) e la compieta.. lei cosa consiglia? alle volte sento che questo non basta, oppure che queste "formule" rischiano di diventare una lettura o una routine piuttosto che preghiera. Andrea da Gorizia
R… La preghiera cristiana è anzitutto implorazione di tutta la famiglia umana, che Cristo associa a se stesso (CONC. VAT. II, Cost. sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, 83), nel senso che ognuno partecipa a questa preghiera, che è propria dell'intero corpo (per corpo s’intente il Corpo mistico di Cristo, cioè la Chiesa)»
Il fondamento della preghiera cristiana viene così presentato: «Ma questa preghiera riceve la sua unità dal cuore di Cristo. Il nostro Redentore ha voluto infatti che quella vita che aveva iniziato con le sue preghiere e col suo sacrificio, durante la sua esistenza terrena, non venisse interrotta per il volgere dei secoli nel suo Corpo mistico, che è la Chiesa (Pio XII, Encicl. Mediator Dei, 20 novembre 1947, n. 2). Avviene, perciò, che la preghiera della Chiesa è insieme la preghiera che Cristo con il suo Corpo rivolge al Padre (CONC. VAT. II, Cost. sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, 85). Mentre dunque recitiamo l'Ufficio, dobbiamo riconoscere l'eco delle nostre voci in quella di Cristo e quella di Cristo in noi (cf. S. AGOSTINO, Enarrationes in ps. 85, n. 1).
In più, come ben chiarisce il Sommo Pontefice, Paolo VI: « Perché questa caratteristica della nostra preghiera risplenda più chiaramente, è indispensabile che quella soave e viva conoscenza della sacra Scrittura (CONC. VAT. II, Cost. sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, 24) che emana dalla Liturgia delle Ore, rifiorisca in tutti, in modo che la sacra Scrittura diventi realmente la fonte principale di tutta la preghiera cristiana. Soprattutto la preghiera dei salmi, che senza interruzione accompagna e proclama l'azione di Dio nella storia della salvezza, deve essere compresa con rinnovato amore dal popolo di Dio. […]
Questa più estesa lettura della sacra Bibbia, non solo nella Messa ma anche nella nuova Liturgia delle Ore, farà sì che venga continuamente ricordata la storia della salvezza e annunziata con grande efficacia la sua continuazione nella vita degli uomini».
Poi, per quanto concerne la preghiera cosiddetta privata e quella della Chiesa, o dell’Ufficio delle ore, ecco come si pronuncia il Santo Padre:« Ma poiché la vita di Cristo nel suo Corpo Mistico perfeziona ed eleva anche la vita propria e personale di ogni fedele, deve essere del tutto esclusa qualunque opposizione tra preghiera della Chiesa e preghiera privata; anzi, bisogna mettere in maggior rilievo e sviluppare più ampiamente i rapporti che esistono tra l'una e l'altra. L'orazione mentale deve attingere inesauribile alimento dalle letture, dai salmi e dalle altre parti della Liturgia delle Ore.
La stessa recita dell'Ufficio deve adattarsi, per quanto è possibile, alle necessità di una preghiera viva e personale, poiché, come è previsto in Principi e norme, si possono scegliere i tempi, i modi e le forme di celebrazione che meglio rispondono alle condizioni spirituali degli oranti. Ché, se la preghiera dell'Ufficio divino diviene preghiera personale, più evidenti appariranno anche quei legami che uniscono tra di loro la Liturgia e tutta la vita cristiana. L'intera vita dei fedeli, infatti, attraverso le singole ore del giorno e della notte, è quasi una leitourgia, mediante la quale essi si dedicano in servizio di amore a Dio e agli uomini, aderendo all'azione di Cristo, che con la sua dimora tra noi e con l'offerta di se stesso, ha santificato la vita di tutti gli uomini.
Questa sublime verità del tutto inerente alla vita cristiana, la Liturgia delle Ore la esprime con evidenza e la conferma in maniera efficace».
Circa le modalità della celebrazione dell’Ufficio delle Ore, vengono date le seguenti indicazioni: «Ma poiché la Liturgia delle Ore è santificazione della giornata, l'ordinamento dell'orazione è stato riveduto in modo che le Ore canoniche possano più facilmente corrispondere alle varie ore del giorno, tenuto conto delle condizioni in cui si svolge la vita degli uomini del nostro tempo. […] Le Lodi mattutine e i Vespri, che sono come i cardini di tutto l'Ufficio, assumono invece una grande importanza, poiché rivestono il carattere di vere preghiere del mattino e della sera. L'Ufficio delle letture, mentre conta la caratteristica propria di preghiera notturna per coloro che celebrano le vigilie, si può adattare a qualunque ora del giorno. Per quanto riguarda le altre ore, l'Ora media è stata ordinata in Maniera tale che coloro i quali delle ore di Terza, Sesta e Nona ne scelgono una sola, la possano armonizzare con il momento del giorno in cui la celebrano e nello stesso tempo non debbano tralasciare nulla del Salterio distribuito nelle varie settimane».
Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it
Sac. Antonio Fiozzo