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La nuova pelle di Almodovar a Cannes
NAPOLI, 6 MARZO - Tra le anticipazioni sull’ormai imminente Festival di Cannes, le dichiarazioni del regista spagnolo Pedro Almodovar salgono alla ribalta, profilando il ritorno dell’autore iberico in vesti inedite… ma non troppo. Se di Almodovar è nota l’inclinazione scandalistica, costituisce invece una nota inedita il cimento del regista in un genere ibrido tra horror, noir e fantascienza. [MORE]Dalle esternazioni dell'autore, si evince come la pellicola (attualmente in fase di montaggio) sia intrisa di violenza, al punto da costituire, per il regista spagnolo, un vero e proprio “debutto nell’orrore”.
Il film si intitolerà “La piel que habito” (La pelle in cui vivo) e dopo la probabile presentazione al Festival di Cannes, sbarcherà nelle sale italiane in autunno. Già uscito in Italia, invece, il romanzo da cui è tratto il film, a firma di Thierry Jonquet: si tratta di “Tarantola”, edito nel 2008 (Einaudi Stile Libero Noir). Stando alla trama del libro, il film dovrebbe raccontare le vicende del chirurgo plastico Legard, che tiene rinchiusa la moglie – sottoponendola a vessazioni giornaliere – e premedita un'efferata vendetta nei confronti dell'uomo che ha violentato sua figlia, rendendola incurabilmente pazza.
Ad interpretare il ruolo del dottore molto “Hyde”, sarà Antonio Banderas, che dopo la giovanile militanza da attore feticcio per Almodovar – interrotta nell’89 per lavorare ad Hollywood – ritorna a collaborare col Maestro. Stando a quanto afferma Almodovar, il feeling è stato ripristinato con assoluta immediatezza, ed anzi la ripresa dei contatti, voluta da entrambe, si data al 2002, anno della prima formulazione del progetto da parte del regista. Sono poi servite 8 riscritture della sceneggiatura originaria perché l’opera prendesse finalmente corpo.
“La piel que habito” è stato girato in dieci settimane di riprese in Galizia (Santiago de Compostela) e a Madrid ed è costato di 10 milioni di euro. In Italia sarà distribuito dalla Warner, presumibilmente da novembre.
ANTONIO MAIORINO