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La notte del giudizio - Election Year di James De Monaco, la senatrice tra i fuori di senno
LA NOTTE DEL GIUDIZIO - ELECTION YEAR DI JAMES DE MONACO, la recensione. Più stilizzato che di stile, La notte del giudizio – Election Year si sottrae ad ogni giudizio severo dichiarandosi con brutale onestà nel proprio status di Halloween per adulti.
È mezzanotte: scatenate l’inferno. Che per lo spettatore, poi, è il paradiso dell’exploitation. Sulle medesime premesse de La notte del giudizio (2013) e del sequel Anarchia – La notte del giudizio (2014), il nuovo film di James De Monaco, rigorosamente non innovatore, fonda un’altra ora e tre quarti di ultraviolenza, adrenalina ed orrore entro il collaudato scenario distopico dal vago sottotesto politico. Niente paura: la satira ideologica, pur puntando il dito contro i rischi della demagogia e del populismo, resta un umore pigro, di facciata, mentre a fare il film è il ritmo forsennato ed il rincorrersi di trovate ad effetto.
CHARLIE’S DEVILS - Durante la campagna presidenziale americana, i Nuovi Padri Fondatori si trovano di fronte ad una combattiva avversaria, la senatrice Charlie Roan (Elizabeth Mitchell), dichiaratamente ostile alla pratica degli “sfoghi”, di cui la sua stessa famiglia era stata vittima 18 anni prima. Il suo proposito di cancellare le notti in cui ogni crimine è concesso pare appoggiato da un crescente movimento popolare, che osteggia la pratica considerandola una furbata governativa per ridurre la popolazione povera con relativi oneri di assistenza. Non appena i sondaggi si fanno allarmanti per il candidato fanatico Edwidge Owens (Kyle Secor), il partito medita una purga mascherata: e se durante il prossimo sfogo la senatrice Charlie venisse eletta… vittima sacrificale? I sicari sono pronti a mimetizzarsi tra i diavoli della folle nottata. [MORE]
I GUERRIERI DELLA NOTTE (DEL GIUDIZIO) – Con tutto il carico di suggestioni dell’uscita in coincidenza della campagna Donald Trump vs. Hillary Clinton ed il proprio rodato immaginario, La notte del giudizio – Election Year vira sul dark action, ridimensionando in parte all’aura orrorifica che ne aveva contraddistinto gli esordi. L’atmosfera, adesso, è più che mai un consapevole impasto di prestiti da Arancia meccanica, I guerrieri della notte, 2022 – I sopravvissuti, ma soprattutto Fuga da New York. Anzi: Carpenter è più in generale il padrino morale del film per sinistri echi apocalittici, semi di follia settaria sparsi qua e là, brigate lanciate in assedi d’ogni sorta. Certo, De Monaco è ben più di un saccheggiatore: in tanto citazionismo, piazza accuratamente zampate di morbosità allucinata, come i graffiti sul Lincoln Memorial, punteggiato di cadaveri, o la corsa all’omicidio di una banda di donne gangster in corsetto, con la motosega facile e le movenze da videoclip pop.
I SALTI DI GRILLO – È un gioco, quindi, tra vecchio e nuovo. Meglio: un gioco e basta, che perpetua il franchise con semplicismo grezzo e funzionale. Nell’autocoscienza del proprio sadismo, De Monaco spettacolarizza lo scontro politico senza vera coscienza politica, con disinvoltura leggera e spericolata. Che gli attori, comunque ben amalgamati, siano poco più che marionette, è mostrato soprattutto dal capo di una security che diventa precocemente insicura, quel Frank Grillo già visto nel capitolo precedente. Ad ogni piè sospinto si cerca di farne il duro a morire con la mission impossible di proteggere la spaesata Elizabeth Mitchell (attrice televisiva, qualcuno la ricorderà in Lost). Questa eroizzazione ad ogni costo a volte suona un po’ comica, perché più che avere il polso della situazione il personaggio appare sballottato dai twist di una sceneggiatura irrequieta. Persino quando sembra inerme gli si mettono in bocca o gli si indirizzano battute trionfali (“Well played, Leo!”).
Più stilizzato che di stile, La notte del giudizio – Election Year schiva ogni giudizio severo dichiarandosi con brutale onestà nel proprio status di film di genere, di Halloween per adulti, di carneficina show. Solo con questo salvacondotto politico, lo si applaude.
Bisogna crederci, con tutti quegli schizzi di sangue e senza schizzinosità.
Se ci si mette a pensare a qualità e significati, è notte fonda.
DATA USCITA: 28 luglio 2016
GENERE: Azione, thriller, horror
REGIA: James DeMonaco
CAST: Frank Grillo, Elizabeth Mitchell, Mykelti Williamson, Joseph Julian Soria, Betty Gabriel, Terry Serpico, Edwin Hodge, Kyle Secor, Liza Colón-Zayas, Ethan Phillips
SCENEGGIATURA: James DeMonaco
FOTOGRAFIA: Jacques Jouffret
MONTAGGIO: Todd E. Miller
MUSICHE: Nathan Whitehead
PRODUZIONE: Blumhouse Productions, Platinum Dunes, Universal Pictures
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: USA, Francia
DURATA: 105 Min
Antonio Maiorino