Cronaca
La ndrangheta è viva e marcia insieme a noi, purtroppo
REGGIO CALABRIA - “La ‘ndrangheta è viva e marcia insieme a noi, purtroppo”, recita così uno striscione della manifestazione di Reggio Calabria organizzata dal Quotidiano della Calabria, all’indomani dell’attentato al procuratore generale Di Landro.
Emblematico lo striscione, che amaramente ricorda come la più pericolosa organizzazione criminale italiana sia ormai entrata nei gangli dell’economia, della politica e come sia difficile scovarla perché si cela e si confonde tra la parte onesta della società.
Centinaia di migliaia i partecipanti alla manifestazione che ha visto come protagonisti semplici cittadini, tutte le maggiori sigle sindacali, studenti, associazioni antimafie e ambientaliste, commercianti e imprenditori, sindaci provenienti da tutta la regione.[MORE]
La manifestazione è stata la più imponente mai organizzata in Calabria contro la ‘ndrangheta.
Sul palco, alla fine del corteo, si sono susseguiti alcuni interventi di vittime della criminalità organizzata calabrese. Tra questi quello del procuratore generale Salvatore Di Landro. Nessun intervento di politici che hanno assistito dalla piazza. Neppure il direttore del Quotidiano, Matteo Cosenza, ha voluto parlare dal palco, preferendo lasciare quanto più spazio possibile alle testimonianze delle vittime e della società civile. "C'è un pezzo di Calabria - ha detto Cosenza a margine dell'inizitiva - che vuole crescere, che vuole riscattarsi, che vuole conquistare serenità, tranquillità e fiducia nel futuro. Una Calabria che ha bisogno di coraggio e forse da questa manifestazione riuscirà ad averlo".
Foto Ansa