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La Mostra di Giancarlo Bucci Romantico, Astratto, Distratto
MILANO, 20 GENNAIO 2012- Si è aperta ieri la mostra di Giancarlo Bucci presso la Galleria Spazio Museale di Sabrina Falzone in via Pallavicino a Milano. Un luogo elegante ed accogliente all'interno del quale le opere dell'eclettico Bucci hanno preso vita con il sottofondo musicale delle nobili note di Morricone.
Una quarantina di opere tra tele, sculture ed assemblaggi di materia e materiali, un percorso umano ed interiore, oltre che artistico.[MORE]
La prima cosa che salta all'occhio all'interno della galleria è la varietà delle opere esposte: sulla parete destra della stanza centrale si possono ammirare quadri romantici, di ispirazione impressionista rielaborati in chiave moderna. Sulla parete sinistra, invece, opere astratte, grandi tele ricoperte di linee, vortici e pennellate fugaci. Il tutto accompagnato da diverse sculture, pezzi di ferro, scatole e luci, percorsi sottili che non si fermano alla mera percezione artistica, bensì si evolvono ed incontrano nella sottile ironia che il Bucci esprime come pacata ma pungente denuncia contro ciò che caratterizza la società odierna: il tutto e subito, lo sfruttamento del pianeta, la globalizzazione.
Questa incredibile molteplicità di stili, oltre che dei soggetti raffigurati, porta a credere fermamente che le opere siano state realizzate da artisti diversi, invece è sempre lui: Giancarlo Bucci. L'artista.
La presenza dell'autore al Vernissage di ieri è stata emozionante. Solare e disponibile ha guidato i visitatori, con il supporto della bravissima Sabrina Falzone, alla scoperta del suo mondo interiore oltre che delle sue opere, rivelando interessanti aneddoti e percorsi personali davvero stupefacenti. L'artista afferma di creare guidato da impulsi improvvisi, tanto da non riconoscere a volte le proprie opere composte da segni e pennellate che gli sembrano provenire da altrove. Come se, durante la produzione artistica, fosse guidato in una sorta di transfert, come se fosse un canale, un mezzo usato per esprimere importanti concetti e verità concepibili sottilmente dai titoli delle opere e dalla personale capacità di percepire oltre a ciò che i nostri sensi consentono.
Un'artista green che opera guidato da un istinto primordiale che cerca di rappresentare qualcosa che ricorda ma non esiste. Perfettamente descritto dalle parole di Sabrina Falzone critica e storia dell'arte:
Grande eclettico, Giancarlo Bucci riesce a esprimere in modo vulcanico il suo estro creativo rintracciando nella libertà stilistica il suo leitmotiv. Romantico o astratto distratto, è così che si presenta al pubblico milanese, eludendo qualsiasi linea di confine tra figurazione e astrazione, tra pittura e scultura, tra ricerca formale e tensione cromatica. Giancarlo Bucci non può essere collocato in schemi e correnti artistiche predefinite, né braccato nel rigore di uno stile o di una tecnica specifica. La sua verve poliedrica si distingue per la sua esuberante creatività, fondata su un modo di concepire l‚arte del tutto originale. Libero e scanzonato il suo linguaggio artistico raggiunge apici lirici nell’immediatezza gestuale, senza mai dimenticare l’ironia, asse portante della sua inclinazione artistica. Vera protagonista della sua produzione è la fantasia, l’ultimo rifugio di uno spirito tanto ribelle, quanto coraggioso. A cura di Sabrina Falzone, Critico e Storico dell’Arte.
In esposizione fino al 1 febbraio 2012 con ingresso gratuito, la mostra personale di Giancarlo Bucci è un appuntamento da non perdere per tutti coloro che amano l'arte e l'estro.
Stella Vannelli