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La Marcozzi Cagliari in gran spolvero al torneo giovanile di Riva del Garda

CAGLIARI, 26 NOVEMBRE 2012

I due virgulti marcozziani si rimpossessano delle scene a loro più congeniali. Carlo Rossi e Jhonny Oyebode primeggiano al Palameeting di Riva del Garda nel Torneo Nazionale Giovanile 2012 che passerà agli annali per la massiccia partecipazione di racchette. Nella cittadina lacustre trentina si sono presentati 328 pongisti provenienti da ogni angolo dello stivale, accompagnati da tanti dirigenti, tifosi e familiari. Questo aspetto irrobustisce le vittorie dei baby isolani che hanno domato la rivalità dei migliori specialisti nelle loro rispettive categorie. Oyebode ha prevalso nei giovanissimi, dove ha nuovamente dimostrato di essere il leader incontrastato della categoria; Rossi ha imposto il suo gioco nei “Ragazzi”, nonostante si scontrasse spesso con atleti più grandi di età.
Folta la rappresentanza del club di via Crespellani che guidata dal tecnico Massimiliano Mondello e dal suo aiutante Stefano Curcio ha portato a casa anche un ottimo terzo posto con Alessandro Baciocchi negli juniores. Nella stesa categoria Dario Loreto arriva sesto, mentre l’allievo Claudio Rossi, si arrende nella fase eliminatoria.
Tra i giovanissimi Marco Poma ed Edoardo Loi hanno passato il primo turno a gironi. In definitiva un ottima vetrina per i colori bianco rossi che continueranno ad allenarsi con assiduità in vista dei prossimi appuntamenti in campionato.

CARLO ROSSI RACCONTA IL SUO SUCCESSO

“In realtà non mi aspettavo di vincere”. Così il commento a freddo di Carlo Rossi il giorno dopo la vittoria nella categoria “Ragazzi”. Ha dovuto fare i conti con avversari difficili. Soprattutto nella fase finale del top 8 che racconta nei minimi dettagli. “La prima partita l'ho disputata contro Mutti,.il più "temibile" che però ho battuto 3 a 1, anche se potevo fare di meglio perché nel terzo set vincevo 10 a 8. Poi incontro Vigini: c'era talmente freddo che il primo set (quello che ho perso), non riuscivo a giocare; servivo e la racchetta mi scappava, palleggiavo alto due metri, insomma non è stata facile da quel punto di vista. La terza partita è stata quella più difficile sul campo: con Piciulin ci conosciamo bene come le nostre tasche. Siamo arrivati al 5° set e perdendo 8 a 1 sono riuscito a vincere 12-10 e portare a casa la terza vittoria consecutiva. Poi arriva la prima e unica sconfitta del torneo con Bressan, altro giocatore che incontro spesso. Non mi sono espresso al massimo e per l’ostico tipo di gioco non sono riuscito a vincere. Nella quinta partita con Petriccioli ho vinto 3 a 1 ma abbastanza facile. Contro Calisto credevo di perdere però ha giocato male lui e ho sfruttato la sua giornata no. L’ ultima che ha deciso il torneo l’ho vinta al quinto con Palmarucci del Verzuolo.
Abbiamo giocato in un tendone grandissimo. Dentro la palestra c'era molto caldo mentre se uscivi fuori ti gelavi. A dieci metri, c'era il lago era tutto bellissimo”.[MORE]

JHONNY OYEBODE NON INCONTRA ECCESSIVI OSTACOLI

Il percorso nel tabellone comincia con una facile vittoria su Simone Cagna. Segue un altro 3/0 ai danni di Luca Borsani che nella partita precedente aveva eliminato il paulese Marco Poma. Vendica anche l’altro suo compagno Edoardo Loi mandando al tappeto Mariano Goffredo Trifirò, l’unico ad avergli strappato un set. In finale incontra Matteo Gualdi del Villa d’Oro Modena che batte ancora per 3/0.

ALESSANDRO BACIOCCHI: “TUTTO BUONO IN VISTA DEI MONDIALI”

Il perugino Alessandro Baciocchi si consola con il gradino più basso del podio, anche se forse ha da recriminare su una sconfitta. Il suo racconto comincia con una lamentela: “Non si può giocare un torneo in una palestra di quel genere con luci che ti puntavano sugli occhi, riflessi sul tavolo,umidità e freddo”. Poi descrive le sue prestazioni: “Era una gara difficile, dovevo giocare sette partite ed ognuna di queste era impegnativa. Non sono arrivato molto in forma, forse anche per la preparazione fisica abbastanza dura che sto facendo in vista dei mondiali, ma non voglio prendermi scusanti o robe del genere. Le partite che ho vinto sono state tutte abbastanza facili poi si e presentato un Massarelli molto in forma che sbagliava poco ed in qualche momento decisivo ha avuto un pizzico di fortuna. Perdendo quella partita ho perso motivazione e concentrazione, dopo ho incrociato Leonardo Mutti ma non ero più al massimo: ho giocato solo due set alla pari”.