Cronaca

La manovra fiscale, i privilegi della Casta e il malessere della gente comune

Roma, 29 Giugno - Non si placa la tarantella politica che ormai da mesi e mesi, se non anni, saltella sul filo dell’abisso nell’inutile tentativo di restare in equilibrio. Il Governo funambulo, in cui Silvio Berlusconi sostiene con la solita vacua nenia all’insegna del “Siamo coesi, andremo avanti fino a fine legislatura”, è invece impegnato a dribblare vergogne nazionali in odore di bordelli per il Premier, contro emergenza leghista al sapor di monnezza, proteste a tappeto anti tav, scandalose rivelazioni della casta P4 con relative dimissioni di massimi esponenti, e via dicendo.[MORE]

Ancora una volta sentiamo parlare di crisi di governo in funzione della manovra fiscale presentata dal ministro Giulio Tremonti, che tanto allibisce nella scelta dei tagli agli stipendi della poltica (sono anni che noi umani lo pretendiamo, ora che si vede alle strette si ricorda di ridurre le spese esorbitanti dei nostri politici?). A ventilare il pericolo di caduta è lo stesso Bossi, al vertice di una maggioranza spaccata da elementi come il ministro Rotondi, che vorrebbe invece lasciare immutati i privilegi della casta. Come a dire: pensiamo a noi, che ci frega se l’Italia va in malora?, tanto senza votazione continueremo a essere lautamente stipendiati ancora a lungo.

E' proprio questa modo di far politica, guidata da un Premier ormai rinomato in tutto il mondo, invischiato in festini, indagato per prostituzione, corruzione e chi più ne ha più ne metta, ad avere il merito dello sfacelo in cui versiamo. E se un ministro dichiara apertamente di voler solo salvare il salvabile, è l’assurdo che avanza e ormai degenera. Alla luce del sole. E poi non dovrebbe venirci l’orticaria, a sentire simili interessati, assolutamente di parte, opportunisti sproloqui, finalizzati solo a salvaguardare la poltrona dorata da parlamentare.

Per la gente comune diventa impresa ardua riuscire a digerire tanta arroganza e tracotanza. Mentre i cittadini lottano per un posto in ospedale e galleggiano con una pensione sociale da fame, con un lavoro precario umiliante, costretti a sbarcare il lunario nel malessere diffuso che ormai annusi in ogni angolo; è veramente insostenibile. Andrebbe fatta tabula rasa, epurando totalmente la corruzione dalla classe politica.

Maria Luisa Brandi