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La lezione del Maestro Vitaliano Iannuzzi alla scoperta della musica "obliata" italiana
MONTE S.ANGELO (FG), 20 NOVEMBRE 2011 - Da sempre la musica, insieme alle altre arti, è stata l’espressione di un determinato tempo, di una determinata società, di un determinato sogno da realizzare. Oggi come allora, ha segnato il passato della nostra nazione. Ed è proprio il nostro passato, che affonda le radici nell’epoca dell’Unità d’Italia, il protagonista della “Lectio magistralis storico-pianistica” del M° Vitaliano Iannuzzi. L’incontro, previsto per domani 20 novembre presso l’Associazione “Amici della Musica” nella città di Monte S.Angelo (FG), avrà come tema principale “La musica obliata italiana nel 150° Anniversario dell’Unità d’Italia”, che il M° Iannuzzi svilupperà affrontando una discussione [MORE]che, partendo dalla Filosofia della Musica di G.Mazzini, affronterà le pagine pianistiche originali dei più importanti operisti italiani, dei musicisti compositori pugliesi a cavallo del 1861 con uno sguardo particolare al musicista meridionale Pasquale Bona (1808-1878).
L’autore del famoso metodo di solfeggio divenuto famoso in tutto il mondo, fu anche autore del Pensiero elegiaco per pianoforte in Commemorazione del Conte Camillo Benso di Cavour, dal titolo “Acerbo duol”, opera scoperta e revisionata dal punto di vista tecnico-pianistico dal M° Iannuzzi, titolare della cattedra di pianoforte principale presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari, che da sempre si occupa della riscoperta delle più belle pagine musicali di artisti nostrani.
“Si tratta di un brano musicale scritto da Pasquale Bona in occasione della morte del famoso Statista Italiano, Camillo Benso conte di Cavour nel 1861. Il Pensiero Elegiaco non è altro che una Marcia Funebre in versione pianistica. L’Andante, nella tonalità di Fa minore – commenta in M° Iannuzzi, definito dalla critica un musicista interdisciplinare e cromopianista per il modo singolare e geniale con cui divulga l’arte dei suoni - apre la scena in sordina cui fa seguito un crescendo mirabile ed un susseguirsi di sonorità variegate tipiche del momento mesto. E‘ opportuno rilevare un particolare di questa "ELEGIA" simile al “Pianger Singhiozzando”con inizio dalla battuta 17. Bona con la Sua Grande Esperienza del Maestro di Canto rende la scrittura pianistica alla stessa stregua di quella vocale”.
A detta del Maestro un altro particolare affascinante riguarda l’esame della scrittura iniziale dell’opera. ”Esaminando la partitura della Sinfonia ”I Vespri Siciliani” di Giuseppe Verdi, rappresentati per la prima volta a Parigi nel 1855, si può notare una certa somiglianza con l’inizio dell’ “Acerbo Duol” di Pasquale Bona, composto pochi anni dopo”, conclude il M° Iannuzzi, legato simbolicamente al compositore Bona dalla stessa città natale, Cerignola.
Roberta Lamaddalena
In foto il Maestro Vitaliano Iannuzzi, musicista poliedrico - pianista, compositore, direttore, conferenziere, ricercatore e revisore musicale.