Politica
La lettera di Celentano a Grillo: "Tu spingi Bersani ad allearsi con Berlusconi"
FIRENZE, 29 MARZO 2013- Non è servito l’appello di Adriano Celentano nelle ore decisive per la nascita del governo. Il “molleggiato” aveva pensato di dire la sua nell’infuocato dibattito sull’irremovibile posizione del Movimento 5 Stelle.
Ieri dalle colonne di Repubblica il mito della canzone italiana si era rivolto a Beppe Grillo – per il quale avrebbe ammesso di aver votato alle ultime elezioni – nel tentativo di persuaderlo a concedere un’opportunità a Pier Luigi Bersani per la formazione di un governo.
Celentano ha tirato in ballo persino Papa Francesco, ipotizzando le parole che il nuovo pontefice avrebbe usato per convincere il vulcanico leader 5 Stelle ad appoggiare Bersani. “Se il papa dovesse scrivere una lettera a Grillo e Bersani – ha scritto Adriano Celentano - immagino che le parole sarebbero più o meno queste: ‘Cari fratelli, amate i vostri nemici almeno in quei tre punti di governo che piacciono a Grillo e sui quali entrambi siete d’accordo per la fiducia. Tralasciate per ora i punti che vi separano a causa dei quali il governo potrebbe cadere ancora prima di nascere. Non c’è ‘Amore’ più grande di due amici che, per il bene del popolo italiano, decidessero di incontrarsi sulla via di Damasco”.
Poi l’affondo, un misto di riconoscimenti e avvertimenti, nei confronti dell’ex comico “Attento amico parlante! Lo sai che io ti voglio bene e sono orgoglioso per quello che sei riuscito a fare. Ma mi preoccupa il fatto che se non cambi marcia e aspetti ancora ad innescare quella del vero STATISTA anche se comico (una virtù che manca ai politici) ho paura che il motore si imballi… e questo sarebbe un vero peccato”.
Adriano Celentano, infine, analizza le possibili conseguenze di un atteggiamento così intransigente dei grillini per il Paese: “Praticamente tu spingi Bersani ad allearsi con Berlusconi. Hai mai pensato ai vari risvolti di una così curiosa alleanza?… Tutti e due, per come li hai ridotti, sarebbero costretti a venirsi incontro, anche se nell’animo di entrambi auspica l’idea di tornare il più presto possibile felici e separati più di prima. Ma nel frattempo ci sarà una gara a chi dei due lavorerà meglio per il bene degli italiani. Se ciò avvenisse è chiaro che il merito sarà ancora tuo. Ma se poi questi due si divertono a stare insieme? Perché magari gli italiani sono contenti di come hanno governato… E allora la strana alleanza che doveva durare solo il tempo di una o due riforme, potrebbe protrarsi e durare magari qualche anno, o addirittura cinque di anni… E poi?… Tu dirai si ritorna alle elezioni, ma se poi questi due e anche il resto dei partiti non fanno più tutti quegli sbagli che hanno fatto fino adesso?”.
Davide Scaglione[MORE]