Cultura e Spettacolo
"La leggenda del Catanzaro", il libro di Sergio Dragone. Il racconto di una grande storia sportiva
"La leggenda del Catanzaro", il libro di Sergio Dragone. Il racconto di una grande storia sportiva in 70 quadri d'autore
CATANZARO, 18 DIC - Settanta quadri d'autore per raccontare una grande storia sportiva, quella del Catanzaro calcio, prima squadra calabrese ad avere raggiunto il traguardo della serie A, campionato in cui militò per anni prima di un irreversibile declino. Coglie ancora una volta nel segno il nuovo libro di Sergio Dragone, giornalista catanzarese di razza e di penna buona, "La leggenda del Catanzaro", pubblicato dalla "Media Books" di Santo Strati, che descrive con grande efficacia l'epopea di una squadra di calcio rimasta, appunto, "nella
leggenda". Il libro é stato presentato nel corso di un'iniziativa cui hanno partecipato, insieme a Dragone e Strati, l'attuale presidente dell'Us Catanzaro, Floriano Noto; il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Giuseppe Soluri; l'attore Enzo Colacino e una delle "colonne" di quella squadra davvero leggendaria, Giuseppe "Tato" Sabadini. Nel volume vengono anche raccontate 17 partite storiche "nelle quali - ha detto Dragone - c'é tutto il succo della vita".
La presentazione del libro di Dragone si é rivelata un piacevole "amarcord" sui fasti del Catanzaro, ma anche una riflessione sulla situazione non proprio edificante del calcio di oggi in generale. Soluri ha parlato, oltre che dei suoi trascorsi professionali con Sergio Dragone nel giornalismo calcistico, quando erano entrambi due giovani cronisti, della sua esperienza di presidente del Catanzaro calcio, definendola "la sua più importante esperienza di vita, tanto é stata significativa".
Floriano Noto, dopo essersi complimentato con Dragone per il suo lavoro, si é soffermato sull'attuale situazione dell'Us Catanzaro, sottolineando le difficoltà provocate dal mutare dei tempi ed esprimendo la propria amarezza per un campionato come quello di serie C "che in realtà - ha detto - é diventato quello che un tempo era la B. Un torneo che non é fatto per gli imprenditori onesti, dai costi molto alti, tanto che esiste molto il 'nero' ed in cui c'é una concorrenza sleale. Tutte le società sono in perdita ed il sistema non regge.
Salire di categoria é molto difficile, ma siamo sesti in classifica e possiamo accedere ai play-off. In ogni caso stiamo vivendo un'avventura bellissima". L'intervento di "Tato" Sabadini si é tradotto in una sequenza di aneddoti e spunti anche di riflessione sulla sua esperienza col Catanzaro dopo i "fasti" col Milan. "Tato" ha parlato, tra l'altro, di Nereo Rocco che per lui, terzino di grande spessore, coniò il soprannome di "lampadina" perché, spiegava il grande allenatore, quando gli si accendeva la luce, "non c'era niente per nessuno". Enzo Colacino, con l'innata simpatia che lo contraddistingue, ha parlato, da tifoso militante, della curva ovest "Massimo Capraro", "che - ha detto - non ha mai abbandonato la squadra anche nei momenti più difficili. Il mio augurio - ha detto Colacino - é che Sergio Dragone abbia la possibilità di scrivere un altro libro sui futuri successi del Catanzaro".