Cronaca

La Lega in bufera, "Soldi ai figli di Bossi e Rosy Mauro"

MILANO, 04 APRILE 2012- Da ieri, dopo che Francesco Belsito, tesoriere della Lega Nord è risultato indagato per appropriazione indebita, truffa e riciclaggio, il Carroccio è nell'occhio del ciclone. Per gli inquirenti,"Esborsi per esigenze personali di familiari del leader". In particolare, "Tra i capitoli di spesa anche la campagna elettorale di Renzo Bossi e la ristrutturazione della casa di Gemonio".

Secondo quanto emerge dalle intercettazioni condotte dalle Procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria, i soldi dei rimborsi elettorali sarebbero stati impiegati per finanziare viaggi, alberghi e cene, sia ai figli di Umberto Bossi che all'ex vicepresidente del Senato e segretario generale del Sinpad, Rosy Mauro. La procura di Milano fa riferimento ad una "nota proveniente dal Noe diretta dall'autorità giudiziaria di Napoli", nella quale si legge "fornisce elementi inequivocabili circa il fatto che la gestione della tesoreria del partito politico Lega Nord è avvenuto nella più completa opacità fin dal 2004".

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La nota prosegue sostenendo che, "Belsito, fin da quando ha cominciato a ricoprire l'incarico di tesoriere ha alimentato la cassa con denaro non contabilizzato e ha effettuato pagamenti e impieghi anch'essi non contabilizzati o contabilizzati in modo inveritiero". Evidenzia la procura, "I costi della famiglia, intendendosi per tali gli esborsi effettuati per esigenze personali di familiari del leader della Lega Nord. Si tratta di esborsi in contante o con assegni circolari o attraverso contratti simulati. Tali atti di disposizione, in ipotesi non riconducibili agli interessi del partito e contrari ai suoi vincoli statutari, hanno carattere appropriativo. Concludendo che "vi è la prova della falsità del rendiconto del 2010".

Nello specifico, il tesoriere della Lega è accusato di aver sottratto circa 18 milioni di euro in parte distratti a favore della famiglia di Bossi. Inoltre, emergerebbe che Belsito, avrebbe ricevuto una Porsche come "pagamento di una intermediazione svolta dal politico per l'accaparramento da parte della Polare Scarl di un contratto di consulenza a favore di un'associazione fra Comuni". La suddetta auto, in possesso alla Polytechnic Laboratory of Research Scarl, in pratica, era transitata da Bonet a Belsito. A conferma di ciò, ci sarebbe un'intercettazione in cui Bonet cominicava Belsito che il giorno successivo avrebbe dovuto portare l'auto per il tagliando, il cui conto alla concessionaria di Genova fu saldato da Bonet.

Per quanto concerne il filone dell'indagine sul tesoriere che sta seguendo la Procura di Reggio Calabria, risulterebbe che era Romolo Girardelli a procacciare affari a Belsito. Quest'ultimo avrebbe favorito l'attività di riciclaggio a favore della 'ndrangheta. In particolare, la procura di Reggio Calabria gli contesta l'aggravante di avere agevolato la cosca De Stefano di Reggio Calabria.

L'inchiesta dei magistrati milanesi, invece, mira a far chiarezza in merito agli investimenti fatti in Tanzania, passando anche per Cipro, con soldi che sarebbero stati sottratti alla Lega. Belsito, si difende sostenendo che, "Non abbiamo nulla da nascondere", sostenendo che i fondi della Lega nord investiti in Tanzania, "sono tornati dalla Tanzania più di due mesi fa. Dopo la bagarre fatta dai giornali abbiamo ritenuto necessario disinvestire. I fondi sono di nuovo sui conti della Lega".

Alle parole di Maroni che sostiene "E' ora di fare pulizia", si contrappongono quelle di Umberto bossi che, puntando l'indice contro Maroni afferma, "E' un complotto, non mi dimetto", aggiungendo "Vogliono colpire me e la Lega, perché tra un mese ci sono le elezioni".Invece il figlio di Bossi, Renzo, ha dichiarato, "Sono sereno, non ho mai preso soldi dalla Lega, né in campagna elettorale e neppure adesso da consigliere regionale".

Solidarietà da parte di Silvio Berlusconi che in una nota scrive "piu' affettuosa vicinanza al leader del Carroccio. Chiunque conosca Umberto Bossi e la sua vita personale e politica, non puo' essere neanche lontanamente sfiorato dal sospetto che abbia commesso alcunche' di illecito. E in particolare per quanto riguarda il denaro della Lega, del movimento al quale ha dato tutto se stesso".

Diametralmente opposta è la posizione di Felice Belisario, presidente dei Senatori dell'IdV che dice, "Altro che Roma ladrona. Alla fine i nodi vengono sempre al pettine, La Lega che si e' sempre messa sul piedistallo dell'integrita' morale, adesso si ritrova nei guai fino al collo".

E su Twitter è la 'rivincita' di Roma, dove impazza l'esternazione 'legaladrona'.

(Fonte: Adnkronos, ansa)

Rosy Merola