La "guerra del mare" tra Italia e Libia continua anche senza Gheddafi
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Siracusa, 27 Novembre 2011 Cambiano i regimi ma non sempre, come sarebbe auspicabile, mutano le problematiche.
La fine dell’ "era Gheddafi" sembrava avere segnato anche il termine della cosiddetta “Guerra del Mare” tra Italia e Libia, ma così non è stato.[MORE]
Si tratta di una “guerra” per ora fortunatamente senza vittime, ma costellata di conflitti a fuoco e sequestri, di cui sono oggetto le imbarcazioni italiane provenienti dalla Sicilia, per lo più pescherecci, che si spingano troppo a sud verso le coste libiche. Nonostante i vari trattati di amicizia e di pesca degli ultimi anni, il problema non sembra risolto. Le Autorità libiche continuano infatti a considerare come di esclusiva titolarità le acque che sono invece internazionali e prive di limitazioni, situate nel Golfo della Sirte.
Ieri è toccato alle imbarcazioni “Astra” e “Quadra”, di Siracusa e Mazara del Vallo, bloccate dalle autorità libiche e successivamente poste sotto sequestro, ivi compreso il personale di bordo. Lo scorso marzo era andata peggio al peschereccio ‘Luna Rossa’, sottoposto ad un mitragliamento durato ben tre ore , durante il quale solo per puro caso fortuito non vi erano state vittime.
Per i pescatori siciliani, dunque, spesso iniziare una battuta di pesca equivale a partire per una “missione di guerra”, armati però solo dell’attrezzatura da pesca, laddove la “controparte” non esita a usare ben altre armi.
Raffaele Basile