Cultura e Spettacolo
La guerra dei Roses, Ambra Angiolini dà il via ad AMA Calabria 2018
Catanzaro, 9 Dicembre - E' stata un successo anche la prima della prestigiosa stagione di prosa AMA Calabria 2018. A causa delle difficoltà in cui è costretta ad operare la terna di commissari che attualmente guida la città di Lamezia Terme, i teatri cittadini e le principali strutture sportive sono stati chiusi. Grazie, però, ad una rapida e lungimirante collaborazione tra le associazioni culturali lametine e catanzaresi, è stato possibile garantire il regolare svolgimento di due importanti rassegne, programmate per il teatro Grandinetti di Lamezia, presso il Teatro Comunale di Catanzaro. Dopo l'esordio felice della rassegna Vacantiandu, promossa dall'associazione culturale 'I Vacantusi', il meritato riconoscimento del pubblico, per lo straordinario lavoro, altamente qualificato, di promozione musicale e culturale, svolto durante tutto l'anno, è giunto puntuale anche per l'associazione A.M.A. Calabria.
Ieri sera, in un teatro gremito da tanti spettatori provenienti dalla città della piana, grazie anche alla possibilità di usufruire di pullman gratuiti, ma anche da tantissimi catanzaresi, è andata in scena 'La guerra dei Roses', di Warren Adler, magistralmente diretta da Filippo Dini attraverso una lettura fedele all'originale, concedendosi, però, alcune licenze per rendere la storia ancora più attuale, corrispondente alle dinamiche dei giorni nostri.
"La storia narra della lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose, Jonathan e Barbara, lui ricco e ambiziose uomo d'affari, tronfio della sua fortunatissima carriera, lei moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa, con amore, stima e un pizzico di fascinazione per le piccole e grandi comodità, che la loro vita quotidiana andava conquistandosi. Dopo un primo periodo di profondo amore e sincera passione fra i due, tutto lentamente si rompe e si infrange contro lo scoglio della mancata realizzazione professionale di lei. Tutta la loro vita passata insieme viene completamente riscritta e reinterpretata. Un crescendo di cattiveria, rabbia e reciproche atrocità porterà ad estreme conseguenze, a causa anche dei loro avvocati, il signor Goldstein per lui e la signora Thurmont per lei ".
Straordinaria Ambra Angiolini, restituisce al pubblico, con grande profondità, tutto l'amore della giovanissima Barbara, la stima e la fascinazione che lei prova nei primi diciotto anni di matrimonio per il marito, il grande disagio in cui si trova nel momento in cui si rende conto che tutti gli anni trascorsi ad occuparsi della casa e a fornire un'ottima immagine di moglie perfetta, hanno consentito la realizzazione della vita di lui ma non la sua ed, infine, tutta la determinazione nel chiedere il divorzio che diventa rabbia e cattiveria estrema di fronte al suo rifiuto. Non mancano momenti di acuta ironia.
Significativa l'interpretazione del bravissimo Matteo Cremon, Jonathan, fa riflettere sul quanto siamo presi dalle nostre ambizioni, dai nostri sogni e quanto poco stiamo attenti ai bisogni di chi ci sta vicino. Diamo per scontati i nostri rapporti, non siamo bravi a cogliere il disagio degli altri nei piccoli gesti, abbiamo sempre poco tempo per aiutarli e, soprattutto, non siamo disposti a rinunciare alle nostre aspirazioni neanche quando ci accorgiamo che queste possono creare malessere in chi ci vuole bene.
Grande versatilità e bravura nelle performance di Massimo Cagnina ed Emanuela Guaiana che hanno interpretato diversi ruoli. Furbi e scaltri nei panni degli avvocati divorzisti Goldstein, Cagnina, e Thurmont, Guaiana, che abilmente accompagnano i loro assistiti, attraverso un escalation di cattivi consigli, da un divorzio civile fino al dramma finale, con l'unico scopo di rendere questo divorzio quanto più renumerativo possibile per loro. Simpaticissimi nei ruoli del dottore e dell'infermiera che soccorrono Jonathan, colpito da un malore provocato da un ernia iatale scambiato inizialmente per un infarto. In particolare Cagnina si accattiva le simpatie del pubblico con alcune battute in dialetto o quando parla di supposte alla 'nduja. Strepitoso nel ruolo della moglie dell'ambasciatore greco in preda a coliche intestinali provocate dal cibo cucinato da Barbara ma sabotato da Jonathan.
Una menzione speciale va alla scelta di rappresentare la scena del fidanzamento in platea, coinvolgendo il pubblico nell'asta di campagna in cui i due si sono conosciuti, con un' Ambra deliziosa nell'interagire con alcune signore.
Nella scenografia di Laura Benzi colpiscono le pareti della casa che sembrano venire giù proprio come il matrimonio dei Roses.
Impeccabili il gioco delle luci, di Pasquale Mari, e la scelta delle musiche, di Arturo Annecchino.
Il prossimo appuntamento è per martedì 11 Dicembre alle ore 21:00 con "Pensaci, Giacomino" di Luigi Pirandello interpretato da Leo Gullotta.
Saverio Fontana