Economia

La Grecia taglia tutto, ma non la difesa:oltre 1 miliardo di Euro in armi importate dai Paesi Eu

BRUXELLES, 7 MARZO 2012- Da mesi oramai, i giornali di tutto il mondo riportano notizie da una Grecia sull'orlo del tracollo economico, costretta a politiche di austerità estrema, tra pacchetti di aiuti e piani da approvare in extremis per salvare il Paese dalla bancarotta; eppure, riporta stamani il sito Eu Observer, nel 2010, moltissimi membri dell'Unione Europea (Francia in primis) avrebbero esportato armi di ogni genere nella penisola ellenica, per un valore totale di oltre un miliardo di Euro.

Mentre il governo greco negoziava le prime trance di aiuti per contrastare la crisi, insomma, i cugini d'Oltralpe concludevano contratti per la vendita di aerei da oltre 794 milioni di euro, come dimostra un recente report del Consiglio Europeo; e se per i missili francesi i greci non esitarono a mettere sul piatto altri 53 milioni di euro, fu la Germania a chiederne 90 per congegni elettronici e veicoli da terra, proprio nello stesso periodo in cui la cancelliera Angela Merkel premeva per ottenere tagli in ogni ramo del settore pubblico greco.[MORE]

D'altronde si sa, con la minaccia turca percepita sempre come imminente, e la crisi di Cipro ancora aperta, la Grecia risulta da anni uno degli stati mondiali con la domanda di armi più significativa; e nessuno, in Europa, sembra farsi scrupoli per approfittare di un commercio tanto redditizio. Dalla stessa Italia, che ha concluso affari per 52 milioni di Euro, alla Spagna (33 milioni di armi chimiche importate) passando per l'Olanda, tanto preoccupata per le politiche di austerità.

Nulla di nuovo, in fin dei conti; già qualche tempo fa, il settimanale tedesco "Die Zeit" accusava la Grecia di sperperare cifre folli per la difesa (e la Germania di esserne la prima fornitrice di materiale bellico), ricordando come gli stessi Stati Uniti avessero trovato nel commercio di armi verso il Paese maggiormente in crisi dell'Eurozona una vera miniera d'oro.

E l'Europa non è certo da meno nell'esportare armi: due milioni e mezzo per l'Arabia Saudita, 1,5 per gli Emirati Arabi, 1,2 per l'Oman, circa uno tra Bahrain, Jordan, Kuwait, Qatar and Yemen; questo il fatturato nel solo anno 2010. E la primavera araba doveva ancora entrare nel vivo.

(immagine tratta da: www.euranet.eu)

Simona Peluso