Cultura e Spettacolo
La fisarmonica di Richard Galliano al Teatro Auditorium Unical
RENDE (CS), 02 MARZO 2013. Anche il secondo appuntamento di ArTau (Arti Assolutamente Urgenti), organizzato dal Cams dell’Università della Calabria con il sostegno della Fondazione Carical, è stato all’insegna della musica di qualità. Dopo il successo dei Baustelle, che hanno inaugurato la stagione del Teatro Auditorium Unical con il “numero zero” del loro Fantasma tour, sul palco del Teatro del campus universitario si è esibito Richard Galliano, il grande musicista francese di origini italiane che ha portato a un livello di eccellenza e a una duttilità mai conosciuta prima il suono della fisarmonica.
Richard Galliano nasce nel 1950 a Cannes e inizia a suonare lo strumento che gli avrebbe portato in futuro fama mondiale a soli quattro anni, influenzato da padre Lucien, professore di fisarmonica di origine italiana. A quattordici anni scopre il jazz e si stupisce che la fisarmonica sia così poco presente in questo genere musicale. L’amore per il jazz è dovuto soprattutto alla conoscenza di Clifford Brown, musicista che lascia un’impronta profonda nella sua formazione, di cui disse: "Ho copiato tutti i chorus di Clifford Brown, impressionato dal suo tono, la sua energia e il fraseggio che riusciva a sviluppare sulla tonante base ritmica di Max Roach".[MORE]
Negli anni successivi sono numerose e variegate le sue esperienze in campo musicale: direttore d’orchestra e compositore, ha inoltre partecipato alla registrazione di molti brani di musica leggera, per un gran numero di cantanti, da Charles Aznavour a Juliette Gréco, e per colonne sonore cinematografiche.
Dagli anni ’80 è soprattutto di jazz che s’interessa, mentre nel 1991 Richard Galliano torna alle sue radici, al repertorio tradizionale francese fatto soprattutto di valzer musette, di java, di tango che da tempo aveva messo da parte. In questo è anche influenzato dall’amico e mentore Astor Piazzolla, che aveva conosciuto negli anni ’80. Il ritorno alla tradizione, tuttavia vede il musicista protagonista di un percorso musicale che lo porta a suonare la fisarmonica secondo un ritmo e un’armonia che l'avvicina al jazz. Nel 1993 Galliano realizza (con Aldo Romano, Pierre Michelot e Philip Catherine) New Musette, che può essere considerato il suo capolavoro, il suo disco-manifesto, grazie al quale rinnova una tradizione tipicamente francese.
Negli anni successivi Galliano continua a lavorare con successo e a consolidare una fama ormai internazionale. Tra i dischi più importanti ci sono New York Tango (1996), Piazzolla Forever (2003, omaggio all’inventore del “Tango nuevo”), Paris Concert (registrato dal vivo nel 2009), Love Day e tanti altri, tra cui gli omaggi a Bach e Nino Rota. Ricordiamo, inoltre, che è di un musicista estremamente eclettico che stiamo parlando: grande solista (da solo si è anche presentato a Rende), in trio (per anni ha suonato con Daniel Humair e Jean-François Jenny-Clarke), accompagnato da un’orchestra…
Le note di Richard Galliano hanno incantato il pubblico del Teatro Auditorium Unical, sia chi lo ha visto e sentito per la prima volta in concerto, sia chi già lo conosceva e apprezzava. Galliano è un virtuoso della musica capace di unire a una tecnica straordinaria - mai fine a se stessa - una grande capacità di emozionare i suoi ascoltatori, rapiti da un repertorio che unisce a pezzi originali composti dallo stesso Galliano brani celeberrimi che spaziano da Edith Piaf a Nino Rota, da Lucio Dalla ad Astor Piazzolla, autore – tra gli altri – di quel Libertango di cui Galliano ha regalato una splendida versione al suo pubblico.
Tommaso Spinelli