Politica

La fine del bipolarismo pastrocchio italiano

Riceviamo e pubblichiamo

CATANZARO- “Dopo la nascita-morte del Partito Democratico , frutto di una fusione a freddo tra due culture quella post-comunista e quella cattolica , ora arriva l’implosione del Popolo delle Libertà una creatura voluta ed infatuata da Silvio Berlusconi agli italiani.
A questo punto l’unico verso dato politico è il completo fallimento del sistema bipolare italiano che nel dopo “Tangentopoli” avrebbe dovuto dare una maggiore stabilità al panorama istituzionale.
Dal 1994 abbiamo visto di tutto e di più , ma sinceramente non possiamo riconoscere al “pastrocchio” italico alcun merito di sviluppo e riforma del sistema Italia, anzi gli attribuiamo il ritorno per alcuni versi ai periodi buoi della storia nazionale , cioè la perdita anche dalla sofferta rappresentatività di milioni di italiani , che si riconoscevano negli ideali e valori di molti partiti fondati la Repubblica.
Ora , vi è la possibilità concreta , anche nella piccole realtà locali come quella catanzarese , dove un duopolio trasversale destra-sinistra vuole a tutti i costi imporre i propri interessi personali a quelli della collettività, di ribadire il concetto che la rappresentatività politica è degli elettori e non delle segreterie di partito.[MORE]
L’ultima chicca è proprio la nomina di Giuseppe Soriero ad assessore dell’esecutivo Olivo, che dopo aver impiegato mesi e mesi per cercare di trovare il “quadrato del cerchio” , a invece certificato il continuo ed compiacente “trasversalismo” tra coalizioni spesso eterogenee e litigiose come quelle presenti nelle ultime elezioni comunali del 2006, ove si confondevano personaggi della maggioranza ed opposizione all’epoca presente.
Una maggiore senso dello sfasciume del bipolarismo italiano sono anche i “politicanti-avvoltoi” pronti a intervenire qua e là, dopo aver vagato qua e là nelle varie formazioni politiche pur di trovare una poltrona comoda e redditizia.
Ribadiamo la nostra posizione di estrema criticità verso questo sistema elettorale e politico esistente, invitando tutti coloro che non si vogliono conformare a queste regole, a partecipare alla ricostruzione di una classe dirigente fondata sugli ideali e valori pilastri del riformismo e del rinnovamento che hanno consentito tutti noi di essere un popolo libero ed innovatore.

Circolo “Il Rinnovamento Catanzaro