Chiesa e Società
La Festa Patronale di Santa Caterina dello Ionio e i figli Caterisani emigrati
SANTA CATERINA DELLO IONIO - L’immancabile, variopinto spettacolo di fuochi artificiali ha concluso anche quest’anno i festeggiamenti in onore di Santa Caterina d’Alessandria, Patrona dell’antica Cittadina, affacciata sullo Ionio, che si gloria di portarne ab immemorabili il nome. La festa di luglio, che i Caterisani chiamano popolarmente “sagra”, si distingue della festa liturgica del 25 novembre per le molteplici iniziative a scopo ricreativo che culminano per l’appunto la seconda domenica del mese richiamando nel centro storico gran concorso di popolo. La devozione a questa illustre figura della Chiesa paleocristiana è profondamente radicata nel popolo Caterisano, che ne ha sperimentato il patrocinio nelle pubbliche calamità e nei momenti più drammatici della sua storia come in occasione dell’apocalittico incendio che il 29 luglio 1983 ha distrutto gran parte dell’abitato.
Le solenni celebrazioni patronali, appena officiate, sono state allietate dal ritorno in patria di un illustre figlio, Joe Colubriale, ex imprenditore canadese nato e cresciuto a Santa Caterina dello Ionio. Uomo di grande sensibilità e di profonda pietà cristiana, Colubriale, stanziatosi in Canada negli anni Cinquanta del Novecento, ha, però, mantenuto costantemente i rapporti con la propria terra finanziando generosamente negli anni le festività caterisane, alcune opere di restauro e di abbellimento come i nuovi, preziosissimi abiti in seta laminata e ricamata d’oro offerti per le statue della Vergine del Rosario e della Santa Patrona.
Particolarmente toccante, durante la Messa pomeridiana della festa, è stata l’offerta al generoso Imprenditore di una piccola statua della Santa, fatta realizzare all’uopo dal Seggio priorale della Confraternita di Santa Caterina. Joe Colubriale, evidentemente commosso per il piccolo riconoscimento, ha ricevuto, così, l’abbraccio affettuoso e riconoscente della Confraternita e dell’intera Comunità che non dimentica i suoi figli lontani ma, anzi, ne celebra l’intraprendenza e il coraggio dimostrati nella dura realtà dell’emigrazione. Il desiderio comune è che l’amico Joe possa ritornare presto nel suo paese d’origine per vivere ancora altri momenti di fraternità, auspice il sorriso rassicurante della Vergine e Martire Caterina, inclita Tutelare di questo meraviglioso lembo di Calabria.
Gianfrancesco Solferino