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NAPOLI, 17 OTTOBRE 2013 - Il debutto dello spettacolo La Festa di Montevergine tre atti con musiche di Raffaele Viviani, programmato per sabato 19 ottobre 2013 alle ore 21.00 (in replica, dal venerdì alla domenica, fino al 10 novembre), darà il via alla stagione teatrale 2013/2014 del Teatro Sannazaro di Napoli, in occasione del ventennale dalla scomparsa di Luisa Conte.
Una grande artista, protagonista indiscussa di memorabili allestimenti teatrali con Eduardo de Filippo, Nino Taranto, Enzo Cannavale, a cui la storica sala partenopea ha deciso di omaggiarne le preziose doti artistiche, ancora nei ricordi del grande pubblico, e soprattutto, quelle di coraggioso capocomico e produttore, che, con il suo esempio di forza e caparbietà, seppe dare vita al sogno del Teatro Sannazaro e delle sue gloriose stagioni teatrali.
Ventisette anni fa, l’indimenticabile allestimento di Luisa Conte, fu una delle produzioni più ambiziose, per uno spettacolo corale, capace di fondere sacro e profano, risate e commozione come pochi testi.
Lara Sansone, nipote della Conte, interprete e regista dello spettacolo, ha immaginato un allestimento differente, speciale, che coinvolge tutta la struttura teatrale in un percorso da vivere in modo totale, sostituendo le poltroncine rosse della sala con i tavolacci, dove sarà possibile degustare vino rosso ed i mitici taralli napoletani.
La sala, inoltre, sarà adorna di luminarie e bancarelle tipiche, per entrare ed essere avvolti nella rumorosa atmosfera di questa grande festa del sud, che ha regalato gioia e divertimento ad intere generazioni.
La Festa di Montevergine è una grande sfida artistica, ma anche una testimonianza di amore. Non a caso il cast, numerosissimo, prevede la partecipazione di molti artisti, formatisi proprio nella compagnia stabile del Teatro Sannazaro, sotto la guida di Luisa Conte.
“Quando si è trattato di dover scegliere un progetto per omaggiare i venti anni dalla scomparsa di mia nonna – spiega Lara Sansone - non ho avuto dubbi, doveva essere La Festa di Montevergine di Raffaele Viviani. Questo testo meraviglioso mi ha dato l’opportunità di ricordare e riscoprire un mondo antico, che ho vissuto attraverso le mie esperienze di attrice bambina nella compagnia della nonna, con artisti del calibro di Nino Taranto e ai tanti caratteristi che hanno fatto la storia del teatro napoletano e che, grazie alla mia precoce carriera, ho avuto l’onore di frequentare”.
La Festa di Montevergine disegna perfettamente, attraverso tipi e situazioni, una delle più antiche feste del sud, per diventare un autentico documento di costume, un panorama di varia umanità napoletana e popolare: sfarzo, vanità, piccole truffe, il traffico delle grazie, le sfide dei declamatori, i giochi da osteria, i canti a dispetto, le risse, gli inni sacri, le processioni, il fanatismo religioso nei suoi eccessi. E, al centro di tutto, una storia.
Al di là dei suoi alti contenuti sul piano drammaturgico, è stata definita una straordinaria dimostrazione di quel che Napoli può dare al miglior teatro, non solo italiano. [MORE]
Notizia segnalata da Raimondo Adamo