Cronaca
La Festa dei Ceri diventa " espressione dell'identità regionale" dell'Umbria
GUBBIO, 18 GENNAIO 2012 - Il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato all’unanimità dei presenti ( 27 voti favorevoli su 27 presenti ) la proposta di legge che riconosce la Festa dei Ceri di Gubbio come “ espressione culturale dell’identità regionale “.[MORE] Erano 27 i consiglieri presenti alla votazione ( assenti Monacelli dell’Udc e Cirignoni della Lega ) che si sono espressi favorevolmente sul provvedimento, una legge che permette alla Festa dei Ceri di Gubbio di distinguersi in maniera notevole dalle “ rievocazioni storiche “ già individuate da una legge regionale ( 16/2009 “ Disciplina delle manifestazioni storiche “ ).
In aula il proponente la legge e relatore unico Andrea Smacchi del Pd ha incentrato il suo intervento sottolineando come fondamentali i “ valori di solidarietà e condivisione, azione corale e rinuncia al personalismo, abbattimento delle barriere sociali e superamento delle divisioni “ che animano la festa fin dalle sue antiche origini e che ogni 15 maggio si rinnovano. Da sottolineare, a questo proposito, come la regione Umbria abbia riconosciuto i valori cui fa riferimento il consigliere Smacchi come patrimonio dell’identità regionale fin dal 1973, anno in cui per legge fu stabilito che lo stemma dell’istituzione raffigurasse proprio i Ceri di Gubbio. Nel suo intervento il relatore della proposta di legge ha richiamato l’attenzione sulla prevista ( legge 17 del 92 ) e mai realizzata costituzione a Gubbio dell’ “ Istituto regionale per lo studio, la valorizzazione e la tutela del patrimonio folcloristico dell’Umbria “ progetto che grazie all’approvazione di questa legge può essere di nuovo messo in campo. Importante inoltre proseguire con il percorso avviato per far riconoscere, in altra sede, la Festa dei Ceri come “ bene immateriale “ dell’Unesco.
Numerosi gli interventi dei consiglieri regionali come quello di Orfeo Goracci, eugubino, che ha ricordato il suo passato da “ ceraiolo “, ribadito il significato che esprime la tradizionale corsa e approvato in pieno il discorso del collega Smacchi, auspicando quindi un serio ritorno sul progetto della realizzazione dell’ Istituto regionale previsto dalla legge 17 del 92 e sulla concreta possibilità di far riconoscere dall’Unesco la festa di Gubbio come “ bene immateriale dell’umanità “. I consiglieri che hanno partecipato alla votazione e unanimemente approvato la legge hanno sostanzialmente espresso nei propri discorsi quanto sottolineato dai colleghi Smacchi e Goracci.
Di parere diverso i due consiglieri che non hanno partecipato alla votazione. Sandra Monacelli, Udc, ha motivato la propria decisione con le seguenti parole “Non parteciperò al voto su questa legge. Ho grande rispetto per Gubbio e la Festa dei Ceri, ma due punti della normativa in discussione mi appaiono ‘eccessivi’ e non condivisibili. Il primo riguarda lo stabilire che in Umbria c’è una festa tradizionale più importante di altre. L’altra questione, conseguente, è l’eccessiva semplificazione con cui vengono liquidate le altre feste e manifestazioni, e mi chiedo cosa potranno pensare in proposito i cittadini dei vari territori della diminuzione che di fatto viene operata delle proprie, spesso secolari, manifestazioni. L’Umbria è la regione dei cento campanili, mi chiedo quindi se sia giusto stilare una classifica sulle feste e rievocazioni storiche e sui santi». Gianluca Cirignoni, Lega Nord, ha motivato la sua non partecipazione alla votazione della proposta di legge affermando che la Festa dei Ceri di Gubbio è già sufficientemente tutelata dalla legge regionale “ 16/2009 “, appare già come simbolo della regione e quindi non c’è bisogno di un’ulteriore legge che valorizzi e tuteli questa manifestazione.
Nonostante le polemiche sollevate dai due consiglieri regionali la legge è stata approvata all’unanimità dei 27 presenti alla votazione. “ La Regione Umbria riconosce la Festa dei Ceri di Gubbio come l’espressione culturale più antica dell’identità regionale (articolo 1), tutela e promuove la festa dei Ceri e le iniziative volte a salvaguardarne i valori sociali, storici e culturali (articolo 2) ed interviene con finanziamenti propri annualmente deliberati dalla Giunta o eventuali altri soggetti, pubblici o privati (articolo 3). I finanziamenti vengono erogati all’Amministrazione comunale di Gubbio, che ne finalizza l’utilizzo in base a progetti condivisi con l’insieme delle Istituzioni e associazioni, civili e religiose, della Festa dei Ceri (articolo 4). E’ abrogato (articolo 5) l’articolo 3 della legge regionale “16/2009” (“Disciplina delle manifestazioni storiche”).
Daniela Dragoni