Fantasticherie del cuore
La fede: Portale della Misericordia
04 DICEMBRE 2015 - La legge dello spirito è semplice, chiara, insostituibile, non emendabile, vero “riferimento normativo” che ci salva, rendendoci liberi dalle ragnatele del nostro passato. Per osservarla necessita una fede matura. È una legge che potremmo immaginare formata da due soli articoli: 1° art. “Chi ha deciso di camminare verso il Signore non può più tornare indietro”. 2° art. “La postazione raggiunta nel quotidiano va sempre difesa e mantenuta, per poi ripartire verso la meta stabilita”. Voltarsi indietro significa essere attratti dalle sirene delle nostre debolezze, dai luoghi comuni, dalle certezze acquisite, dalla paura di rimettersi in discussione. La Bibbia è profetica in questa direzione, quando racconta di Lot invitato da due angeli a fuggire con la famiglia, senza mai volgere lo sguardo indietro. [MORE]
Mentre Sodoma e Gomorra vengono coperte da una tempesta di zolfo e di fuoco, la moglie disattende la parola del Signore e si volta a guardare l’inferno scatenatosi alle sue spalle, diventando una statua di sale. Noi spesso preferiamo guardare a ciò che è stato, rimanendo così immobili e limitando il progresso nella nostra vita, scegliendo di essere delle belle statue di sale, magari esternamente rispettose della moda di turno, ma con nel cuore la durezza del cloruro di sodio. Chi cerca il Signore non si faccia tentare dal demonio, rinunciando a quanto raggiunto, per poi ricominciare sempre da capo e con il rischio di non arrivare mai.
Tre brani evangelici ci danno l’ampiezza di questa verità che, nell’anno della Misericordia, con accanto Papa Francesco, diventa il manifesto spirituale del credente. Chi confida in Dio, nonostante le antiche e moderne tentazioni che lo precedono su i suoi passi, ha voglia di camminare seguendo la legge dello spirito, nella fede più stabile possibile. Tre momenti in cui la presenza della fede incondizionata in Gesù di una persona, permette al Figlio dell’Uomo di rispondere con un atto misericordioso, capace di guarire le malattie più gravi e di trasformare la natura delle cose, per il bene di chi vive quel determinato contesto. Chi non ricorda le nozze di Cana in Giovanni? “…E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo”. Nelle giare non vi è vino, ma acqua. Il miracolo si compie lungo il tragitto. Loro portano acqua e consegnano vino.
Questa è la fede: obbedire come se il miracolo fosse già avvenuto. Leggiamo sempre in Giovanni: Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Anche il funzionario regio si avvia verso casa credendo solamente nella parola detta da Gesù. In Luca si legge: Gesù disse loro (ai dieci lebbrosi): «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati”. Anche oggi è così! La fede sicura accende in ognuno di noi il “portale” della misericordia di Dio. Un ingresso libero per tutti. Crediamoci!
La redazione
Seguci l’argomento in questo breve dialogo tra due generazioni su Tele Padre Pio:
Seguici anche su Facebook Troppa Terra e Poco Cielo
Egidio Chiarella
www.egidiochiarella.it
egidiochiarella@gmail.com