Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CATANZARO, 08 MAGGIO 2014 - È giunto al suo terzo appuntamento “Famiglia Oggi”, il ciclo di dialoghi tra fede e società organizzato a Catanzaro dal Movimento Apostolico e dalla Arcidiocesi del capoluogo calabrese.
I dialoghi prendono spunto dal documento preparatorio del prossimo Sinodo straordinario, in cui i vescovi si confronteranno sulle fide pastorali che chiamano in causa la famiglia nel contesto della nuova evangelizzazione.
Ospitato nella Sala consiliare della Provincia di Catanzaro, il terzo dialogo, dedicato alla famiglia come “culla del nuovo umanesimo” ha coinvolto don Francesco Brancaccio, teologo, e Anna Guzzi, dottore di ricerca in scienze letterarie e scrittrice.
La nozione di “nuovo umanesimo” è un esplicito riferimento al tema del Convegno nazionale della Chiesa italiana, in corso di preparazione. [MORE]
Intrecciando le strade che conducono la Chiesa verso il Sinodo e il Convegno nazionale, gli organizzatori del dialogo hanno inteso riflettere sul ruolo insostituibile della famiglia per la formazione integrale della persona umana, nella sua irrinunciabile centralità.
Non basta dichiarare che la persona deve essere al centro del fermento politico-culturale-economico – è stato puntualizzato – se poi quest’uomo è dimezzato, mortificato, relativizzato, lasciato incompiuto. Il “nuovo” umanesimo proposto dalla Chiesa non è soltanto un rinnovato movimento culturale che riguadagni la centralità dell’uomo, oggi forse smarrita, ma il convinto impegno a donare Cristo come verità e forza dell’uomo vero, capace di amare ad immagine della carità di Dio e di assumersi le responsabilità dell’ora presente con la forza della Grazia divina.
La famiglia è il contesto pensato dal progetto di Dio per l’edificazione dell’uomo secondo verità. Per creazione la relazione familiare riflette l’immagine di Dio che è amore e fonte di vita per l’intera creazione; ma la forza di amare ad immagine di Dio viene data alla famiglia da Cristo; è Lui che rende l’amore degli sposi capace di non esaurirsi in una relazione chiusa, ma di aprirsi alla generazione e alla formazione dell’uomo nuovo.
L’attualità della parola della Chiesa sulla famiglia non consiste allora nell’arrendersi davanti alle difficoltà sociali e alle crisi del matrimonio e delle relazioni domestiche, ma nel coraggio di proporre e testimoniare Cristo come presenza efficace della verità e della grazia: in Lui ciascuno può assumersi la propria responsabilità concreta di operare per la formazione dell’uomo nuovo.
Il prossimo appuntamento, fissato per il 15 maggio alle ore 18.00 nella stessa sala, ospiterà il dialogo tra il sacerdote Nicola Rotundo e il medico Benedetto Caroleo sul tema “Maternità e paternità responsabili”.