Societa'

La divertente storia di un tassista bigamo raccontata nella commedia "Taxi a due piazze"

LAMEZIA TERME, (CZ) 10 APRILE - La storia di un tassista bigamo, costretto a nascondere il segreto della sua vita, al centro della commedia “Taxi a due piazze” di Ray Cooney presentata dalla compagnia “ Il volo delle Comete di Amantea al teatro “Costabile” di Lamezia Terme nell’ambito della rassegna teatrale “Vacantiandu” , diretta da Nicola Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo. Lo spettacolo è andato in replica nella serata successiva dopo la prima rappresentazione alla quale hanno assistito numerosi spettatori, divertiti dai continui equivoci, colpi di scena, coincidenze, bugie e gag succedutisi a ritmo piuttosto incalzante. Un testo, quindi, in continuo movimento creativo esaltato dalla mimica dei protagonisti e dalle spiritose battute. [MORE]

Due donne diverse , una in abiti succinti e l’altra in vestaglia o in abiti pudichi, aprono la commedia telefonando alla polizia per il mancato rientro dei mariti dopo averli attesi tutta la notte. In realtà si tratta di un unico uomo Mario Rossi, di professione tassista, che ha sposato entrambe.

La scenografia, divisa in due parti, per colore ed arredamento, simula due diversi interni di casa che costituiscono uno spazio comune dove Mario Rossi si divide con le due mogli, Carla e Barbara, che ha sposato regolarmente, la prima in Comune e la seconda in chiesa. Tutto scorre serenamente fino a quando Mario Rossi, per salvare una donna anziana da uno scippo, riceve in testa un colpo che lo lascia privo di sensi e lo costringe al ricovero in ospedale. Al risveglio, ancora confuso, dà ad un infermiere l'indirizzo della prima moglie e, ad un altro impiegato dell'ospedale, quello della seconda.

La denuncia arrivera quindi a due diversi commissariati di due diverse zone, che a loro volta si attivano mandando ad indagare due diversi ispettori.

A completare la scena due vicini di casa impiccioni e due commissari che investigano sul caso per scoprire la verità. Nello spettacolo ogni personaggio inventa una propria spiegazione dei fatti confondendo le idee sia alle signore che ai commissari. In questo clima le bugie aumentano creando equivoci e ingarbugliando i fatti stessi fino a quando una bugia, più grossa delle altre, fa sì che, quando Mario svuota il sacco e confessa tutto ai due commissari, questi ormai non lo credono più. Infatti Mario, per difendere egoisticamente il suo status, fa passare il vicino per gay, la moglie Carla per una suora e l’altra moglie Barbara per un travestito. Il vicino di casa regge il gioco a Mario esibendo fandonie a non finire.

Per le complicate e comiche siuazioni, che si susseguono senza sosta, diventa davvero difficile non ridere in questo spettacolo che rimase sulle scene di Londra dal 1983 al 1992 ininterrottamente consacrando il successo del commediografo Rooney. Sul palco sono saliti Anna Guido Rizzo, Giacomo Aversa, Enzo Alfano, Luca Alfano, Roberta Del Rosario, Tonino Sesti,m Anna Buffone, Giuseppe Miraglia, Vanda Iorno e Massimo Boiocchi. La scenografia è stata curata da Enzo Alfano e Armando Osso, mentre luci e fonica da Gianfranco Suriano e Oreste Aversa.

Lina Latelli Nucifero