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La cugina di Iaquinta non potrà più avere il farmaco che le salva la vita

Maurizio Fasano
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La cugina di Iaquinta non potrà più avere il farmaco che le salva la vita
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Una cugina dello juventino Vincenzo Iaquinta, che, in Calabria, lotta ogni giorno contro una malattia rara, il morbo di Wilson, che la costringe ad assumere costantemente un farmaco, il «Pemine».
Purtroppo la casa farmaceutica che lo produce, la Lilly Italia, ha deciso di non distribuirlo più, visto che – a detta dell’azienda – sono già presenti da tempo in Italia «alternative di trattamento efficaci e sicure».[MORE]
Ma tra i pazienti come Angela Iaquinta, 25 anni, che abita nel Crotonese, il fratello Franco e la sorella Anna, c’è il comprensibile timore che, dopo tanti anni di valida terapia col «Pemine», un cambiamento di farmaco possa sortire complicazioni.
Il «Pemine» sarà in distribuzione ancora per due o tre mesi.
Ma non è ritenuto sufficiente da molti pazienti. La malattia provoca un accumulo di rame nel fegato e nel cervello che può provocare gravi danni e anche la morte.
Dal morbo di Wilson non si guarisce, ma si può controllarlo con un farmaco. «Si può sopravvivere», dice Angela. «Ora, incredibilmente, sparisce il farmaco che ci dà speranza. A questo punto chiedo: è giusto privarci delle cure per meri conti economici?».
 

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Scritto da Maurizio Fasano

Giornalista di InfoOggi

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