Economia

La crisi economica alza il rischio di depressione persistente, lo afferma una ricerca

ROMA, 21 SETTEMBRE 2011- Secondo uno studio scientifico condotto per 13 anni da un gruppo di esperti su un team di oltre 12mila volontari della Gazel (la compagnia nazionale per elettricità e gas francese) e pubblicato da 'Molecular Psychiatry', la crisi economica alza il rischio di depressione persistente. Come si legge dallo studio, "la depressione a lungo termine può essere infatti legata alla posizione socio-economica di una persona".[MORE]


In base a quanto già precedenti studi avevamo osservato, in individui con bassa posizioni socio-economica è stato riscontrato un alto tasso di depressione. Nel suddetto studio, è stata analizzata l’evoluzione della depressione su 12.650 individui, impiegando la regressione multinomiale, inserendo anche variabili come: anno di nascita, stato civile, fumo di tabacco, consumo di alcol, indice di massa corporea, eventi di vita negativi, e pre-esistenti problemi psicologici e non psicologici.


Attraverso l’interpretazione dei dati, gli studiosi hanno stabilito che i partecipanti delle classi professionali intermedie e basse hanno avuto fino a 4,5 volte in più la probabilità di essere colpiti da depressione persistente rispetto ai colleghi di grado più elevato.


Lo studio conclude affermando anche che “se fattori demografici, eventi di vita negativi e preesistenti problemi di salute possono rappresentare significativi elementi di rischio, tuttavia la posizione socio-economica è predittiva del rischio a lungo termine della depressione persistente".


A ciò, è possibile aggiungere un altro studio effettuato dall’americana Emory University, secondo cui è l’uomo che cade più facilmente in depressione.


Infatti, in riferimento alla crisi economica, sembrano essere loro il “sesso debole”, poiché sembra riescano a superare con più difficoltà la perdita del lavoro, temono di non riuscire a mantenere adeguatamente la famiglia, si sentono a disagio per non poter soddisfare le necessità della famiglia o, peggio, il rischio di doversi far mantenere dalla donna. Tutto ciò crea in loro ansia e stress. Il fatto di non sentirsi all’altezza della situazione determina la perdita di autostima in questo modo subentra l’instabilità e dunque la depressione.

Rosy Merola