Estero
La Corea del Nord rifiuta il dialogo con Seul. Tillerson: "Uniti contro la minaccia"
CROTONE, 7 AGOSTO 2017 - Dopo un insolito faccia a faccia tra i ministri degli Esteri dei rispettivi paesi, la Corea del Nord ha rifiutato l'offerta di dialogo avanzata dalla Corea del Sud dopo la nuova tornata di sanzioni imposta dall'Onu contro il regime di Pyongyang. [MORE]
L'agenzia sudcoreana Yonhap riferisce che, nel corso di un colloquio a margine di un forum a Manila, si sia tenuto un incontro tra il ministro degli Esteri sudcoreano Kang Kyung-Wha e l'omologo di Pyongyang Ri Yong-Ho durante una cena al vertice Asean
Kang ha chiesto a Ri di accettare l'offerta di dialogo di Seul per ridurre le tensioni nella penisola. Ma "data la situazione attuale e vista la collaborazione tra Seul e gli Usa per mettere pressione a Pyongyang, questa proposta non è sincera", ha risposto il ministro degli Esteri nordcoreano.
Il riferimento è al colloquio telefonico tra il presidente sudcoreano Moon Jae-In e Donald Trump, in cui i due hanno definito la Corea del Nord come "una crescente minaccia, seria e diretta, contro gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone, così come contro gran parte dei Paesi nel mondo".
Moon Jae-In ha lanciato un appello per una "soluzione pacifica" della disputa sull'attività nucleare nordcoreana, ma il suo appello si è concluso in un nulla di fatto.
Sulla stessa linea anche il segretario di Stato Usa Rex Tillerson che, sempre da Manila, ha fatto sapere che l'inasprimento delle sanzioni contro la Corea del Nord decisa dall'Onu è la prova che la comunità internazionale è unita contro la minaccia nucleare e balistica di Pyongyang.
Tillerson, poi, ha chiesto alla Corea del Nord di fermare i suoi test di missili nucleari come primo passo per il ritorno al tavolo dei negoziati.
Daniele Basili
immagine da controinformazione.info