La conversazione su... La grande bellezza, Facebook e Twitter
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La mattina dopo la trasmissione de La grande bellezza su Canale 5, un follower di Twitter mi ha posto una domanda, tanto semplice quanto implicitamente "talentuosa": "cosa significa la scena dei fenicotteri?". Gliel'ho spiegata, secondo la mia modesta interpretazione. Ecco: l'umiltà di chiedere, la modestia di rispondere. Suona immodesto, ma sono talenti da sviluppare, insieme a quello di guardare un film: specie se in genere, del medesimo palinsesto, si è abituati a vedere semmai Il Grande Fratello. Alcuni, invece, non solo non vogliono capire: nemmeno sono interessati a guardare. Il film di Sorrentino è stato seguito come un social event nazional-popolare, a cui partecipare per poter dire la propria, spesso senza reale interesse nei confronti dell'opera. Che - sorpresa - richiedeva attenzione, come in genere (quasi) ogni film, più che i tweet in tempo reale per timbrare il cartellino (quello d'uscita, poi, spesso segnava un minutaggio inferiore alle mezz'ora). Quel follower, soddisfatto dell'interpretazione della scena dei fenicotteri, ha poi concluso: "l'ho visto tutto. Resta, comunque, un film noioso: non mi piace". Ecco: allora poteva dirlo. Dopo essersi sforzato di capire. [MORE]
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(in foto: Paolo Sorrentino premiato agli Oscar per La grande bellezza; in video: un esempio di "spiritosaggine sociale" sul film)
Antonio Maiorino
critico cinematografico - on Twitter
@TonyMaiorino