Editoriale
La comunicazione ed i suoi linguaggi
ANCONA, 20 SETTEMBRE 2014 – Comunicare è un’esigenza che appartiene all’umanità da sempre. Fin dall’antichità l’uomo ha, infatti,scolpito segni su rocce e pareti. Hascritto su foglie e piante.Ha lasciato tracce del suo passaggio a chiunque si fosse poi imbattuto negli stessi luoghi.
Nel tempo si sono usati vari mezzi di comunicazione. Piccioni viaggiatori e pergamene imbottigliate che solcavano le onde del mare sono stati a lungonell’immaginario collettivo.Oggi, invece, si ricorre a nuovi e più moderni linguaggi.
Il telefono, solo per fare un esempio, ha stravolto il mondo della comunicazione.Affiancato da carta stampata, libri, giornali, radio e TV, ovviamente, che hanno anche velocizzato a dismisura la possibilità di aver contatti.
Le moderne tecnologie hanno poi permesso la creazione di nuove forme di comunicazione; pensiamo ai social network e a quel piccolo assiduo cinguettio che ormai domina e calca le scene anche politiche. Il mondo di Twitter è oggi una realtà con cui non ci si può non confrontare.
Tutto è in continua evoluzione. Non ci si può fermare e non si può restare indietro.
La comunicazione, però, pur avvalendosi di vari mezzi di diffusione ha la necessità di arricchirsi anche di varie forme espressive.
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Non esiste la sola parola. A comunicare è anche l’arte, la pittura, la scultura. Così la musica. Nulla può esser tralasciato. Ogni aspetto, ogni forma che la comunicazione può assumere, è di rilevante importanza.
Tutto contribuisce alla miglior decodificazione di messaggi e contenuti.
Questo fa sì che la comunicazione,laddove ben curata, diventi informazione sempre nuova che nulla lascia al caso ma che si arricchisce dei doni preziosi di tanti.Anche attraverso l’uso di immagini e colori di simpatiche vignette create ad hoc.
Sono proprio la simpatia ed i colori che da oggi arricchiranno InfoOggi di una nuova tipologia di comunicazione: la vignetta, che permetterà di raccontare attraverso l'immagine quello che il giornalismo, ogni giorno, racconta con le parole.
Simona Barberio
Vignetta: Olimpia De Angelis