Chiesa e Società
La Chiesa apre un anno dedicato alla vita consacrata. Papa Francesco: "gioia, coraggio, comunione".
1 DICEMBRE 2014 - Domenica 30 novembre è iniziato per la Chiesa un anno dedicato alla Vita Consacrata, anno che ricorre a cinquant’anni dalla promulgazione del Decreto conciliare Perfectae caritatis sul rinnovamento della vita religiosa per riproporre a tutta la Chiesa – secondo le parole di Papa Francesco nel suo messaggio - «la bellezza e la preziosità di questa peculiare forma di sequela Christi, rappresentata da tutti voi che avete deciso di lasciare ogni cosa per imitare Cristo più da vicino mediante la professione dei consigli evangelici. Attraverso una molteplicità di iniziative che saranno attuate nei prossimi mesi qui a Roma come in ogni parte del mondo, la vostra luminosa testimonianza di vita sarà come una lampada posta sul candelabro per donare luce e calore a tutto il popolo di Dio». [MORE]
Nel vangelo vi è un duplice invito di Gesù alla preghiera, l’invito a pregare per non cadere in tentazione (cf. Mt 26,40-41) e l’invito, appunto di pregare per le vocazioni: «Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe» (cf. Lc 10,1-20). L’impegno, allora, di pregare per le vocazioni e per la vita consacrata deve essere di tutta la Chiesa, un impegno quotidiano per lo stesso bene del gregge di Dio. Il gregge senza la guida di pastori saggi, forti e santi, si smarrisce e va perduto.
Qual è l’invito che rivolge il Pontefice a tutti i consacrati? Un invito che diventa programma in tre parole programmatiche: la gioia, il coraggio, la comunione.
Innanzitutto, essendo gioiosi! «Mostrate a tutti che seguire Cristo e mettere in pratica il suo Vangelo riempie il vostro cuore di felicità. Contagiate di questa gioia chi vi avvicina, e allora tante persone ve ne chiederanno la ragione e sentiranno il desiderio di condividere con voi la vostra splendida ed entusiasmante avventura evangelica».
Segue poi il coraggio, quel coraggio di cui si ha bisogno per portare avanti una missione ardua. Nel suo messaggio il Papa ribadisce: «Chi si sente amato dal Signore sa di riporre in Lui piena fiducia. Così hanno fatto i vostri Fondatori e Fondatrici, aprendo vie nuove di servizio al Regno di Dio. Con la forza dello Spirito Santo che vi accompagna, andate per le strade del mondo e mostrate la potenza innovatrice del Vangelo che, se messo in pratica, opera anche oggi meraviglie e può dare risposta a tutti gli interrogativi dell’uomo».
Terza ed ultima parola programmatica, la comunione. E anche qui Bergoglio ribadisce: «Ben radicati nella comunione personale con Dio, che avete scelto come il porro unum (cfr Lc 10,42) della vostra esistenza, siate instancabili costruttori di fraternità, anzitutto praticando fra voi la legge evangelica dell’amore scambievole, e poi con tutti, specialmente i più poveri. Mostrate che la fraternità universale non è un’utopia, ma il sogno stesso di Gesù per l’umanità intera».
Anche noi ci uniamo alla gratitudine del Santo Padre per la Vita Consacrata e con lui preghiamo per tutti i consacrati e tante nuove vocazioni di giovani che camminano con gioia e coraggio un cammino fatto di grande comunione per il bene delle anime.
Don Francesco Cristofaro